Ormai sembrano davvero esservi pochi dubbi sull’imminente raffreddamento che a più riprese riporterà il pieno Inverno su gran parte dell’Europa: aria artica sta nuovamente iniziando ad affluire dalle alte latitudini verso il Mare del Nord, la Germania, la Polonia e le nazioni baltiche. Il raggio d’azione di quest’avvezione artica crescerà col trascorrere dei giorni, tanto che venerdì avrà modo di sfondare persino su parte dell’Italia, in base alle puntuali conferme giunte oggi dai modelli matematici.
Concentriamo tuttavia l’attenzione su quella che potrà essere l’evoluzione, al momento ritenuta più probabile dai Centri di Calcolo, a cavallo fra il week-end e l’inizio della prossima settimana. L’ulteriore rafforzamento di una cellula di alta pressione con massimi sulle Isole Britanniche sembra poter incidere un’accelerazione retrograda al blocco d’aria artica, fino a quel momento concentrato soprattutto sui settori centro-orientali europei. Come possiamo vedere dalle mappe (elaborazioni GFS), gli step previsti fra il 7 e l’8 Marzo vedrebbero un irruzione del potente blocco d’aria artica prima sulla Francia e poi sulle zone centro-settentrionali della Penisola Iberica.
Osservando l’evoluzione “spaghetti” per Parigi e Madrid, possiamo verificare l’affidabilità del previsto raffreddamento: ebbene, su Parigi tutte le linee evolutive convergono sostanzialmente verso una decisa flessione delle temperature (culmine del gelo mediamente atteso per il 7 Marzo), mentre la situazione su Madrid appare più intricata, in quanto effettivamente vi sarebbero maggiori incognite legate all’effettiva traiettoria del nocciolo d’aria gelida. Si noti come lo spago ufficiale GFS (quello verde) sia il più freddo con punte di -10°C a 850 hPa previsti per l’8 Marzo, con rischio di precipitazioni (evidenziate nella parte bassa del secondo grafico sotto), ma al tempo stesso vi sia un’ampissima forbice rispetto alle ipotesi più tiepide.