Scirocco e venti artici, è un dicembre di continui avvicendamenti Le correnti calde e quelle rigide non si stanno certo risparmiando in questo dicembre pazzerello sull’Italia: ciò è stato evidenziato dal fatto che si sono misurate delle temperature da record sia un verso che nell’altro, spesso appena nel breve volgere di pochi giorni.
E’ rimasta sicuramente impressa nella nostra mentre l’ondata di gelo che ha colpito tutta l’Italia, con picco nella fase centrale del mese. L’influenza delle correnti artiche e balcaniche si è protratto per diversi giorni, tanto che la seconda decade di dicembre si è chiusa con temperature molto al di sotto della media. Il dato su base nazionale ha evidenziato un -3,3°C di anomalia rispetto alla media trentennale 61/90, con picchi fino a -4,4°C sulle regioni adriatiche e qualcosa in meno sulle aree alpine. La Sicilia è stata la regione meno coinvolta dalla fase fredda, con un’anomalia rispetto alla sua media d’appena -1,4°C.
Alla conclusione della seconda decade, grazie ai numerosi giorni freddi, era passata in negativo anche l’anomalia su base mensile (-0,6°C rispetto alla norma), impresa tutt’altro che semplice in quanto l’inizio del mese era stato molto caldo. Tuttavia, sono ora bastati gli ultimi tre giorni dominati dallo scirocco per riportare le temperature di dicembre, considerando l’intera nazione, quasi in perfetta media. La giornata di ieri in particolare è stata caldissima, oltre 5 gradi più calda della media.
Nella mappa in basso vediamo un riassunto delle anomalie complessive mensili fino al 21 dicembre, ma il debole trend negativo che si può osservare è stato annullato dagli ultimi giorni di scirocco. Naturalmente una temperatura coincidente con la media stagionale non significa normalità, in quanto si tratta di una media realizzatasi da episodi di freddo e caldo piuttosto estremi, senza una prevalenza schiacciante degli uni e degli altri.