Il freddo artico si ritirerà presto dal Mediterraneo, per merito del progressivo ulteriore coricamento dell’anticiclone delle Azzorre a cui seguirà un immediato risveglio delle miti correnti oceaniche. Cambio circolatorio! Le ultime elaborazioni modellistiche confermano infatti una discreta attività del ramo polare del Vortice Canadese sul Vicino Atlantico, in maniera tale da riuscire ad inviare la propria influenza mite ed umida sulle nostre regioni. Saliranno certamente le temperature, ma vedremo anche il transito di varie perturbazioni, in quanto rimonte anticicloniche si alterneranno ad ondulazioni cicloniche con annesse perturbazioni sospinte dalla circolazione più temperata oceanica. Nelle carte GFS vediamo proprio a ridosso del week-end per il 5 Febbraio, con la possibile evoluzione di una ciclogenesi d’estrazione atlantica sul cuore del Mediterraneo.
Fino a quando durerà questa nuova fase mite? Presumibilmente fino a tutta la prima decade di Febbraio, ma la risalita termica interesserà principalmente le nazioni affacciate al Mediterraneo e quelle occidentale, mentre sul resto del Continente il freddo continuerà a vagare pressoché indisturbato, pur senza picchi particolarmente rilevanti. Se osserviamo la mappa a lungo termine di GFS, prevista per il prossimo 11 Febbraio, notiamo come la circolazione ciclonica relativamente temperata ed umida atlantica tra Ovest Europa e Mediterraneo si contrapporrà ad un alta pressione ancora molto salda sul comparto baltico-russo: se questi scenari venissero confermati, si avrebbe un’ulteriore esaltazione delle differenze termiche tra le nazioni nord-europee e quelle mediterranee, solo queste ultime coinvolte dal respiro più mite, ma allo stesso tempo perturbato.