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Il clima di Haiti e della Repubblica Dominicana (prima parte)

di Giovanni Staiano
15 Nov 2004 - 10:10
in Senza categoria
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il-clima-di-haiti-e-della-repubblica-dominicana-(prima-parte)
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Nella prima immagine, di corradoMXP del forum del Meteogiornale, la Baia di Bayahibe, nella Repubblica Dominicana. Nella seconda immagine, per gentile concessione di www.appuntidiviaggi.net, la Cattedrale di Santo Domingo.
il clima di haiti e della repubblica dominicana prima parte 1767 1 2 - Il clima di Haiti e della Repubblica Dominicana (prima parte)
Grande isola centroamericana, situata a est di Cuba, Hispaniola o Haiti è divisa in due repubbliche, appunto Haiti a ovest, la Repubblica Dominicana a est, che occupano una superficie di 27.400 e 48.400 kmq, comprensivi di alcune isole minori, tra cui quella teatro di un noto programma televisivo.

Siamo tra 18° e 20°N, fra l’Oceano Atlantico a nord e il caldo Mar dei Caraibi a sud, in piena fascia intertropicale. La parte occidentale dell’isola non ha rilievi elevati, mentre nella parte est, quella dominicana, vi sono due sistemi montuosi allineati NNW/SSE (la Cordigliera Central tocca quota 3175), quindi paralleli tra loro, che hanno una notevole importanza nel determinare i diversi regimi pluviometrici.

Nell’inverno boreale predominano gli alisei di NE, freschi e relativamente asciutti. In gennaio l’isoterma a livello del mare è sui 23°C sulla costa settentrionale, intorno ai 24°C altrove, mentre le piogge sono scarse nella parte meridionale dell’isola (30-60 mm, localmente anche meno di 30 mm nelle zone sottovento ai rilievi), più abbondanti nella parte nord, dove cadono 60-100 mm, ma oltre 100 nella zone sopravvento ai rilievi principali.

Il predominio degli alisei di NE termina tra fine marzo e aprile, quando le temperature salgono di 1°-1,5°C e la ITCZ comincia a guadagnare terreno verso nord. In aprile essa è comunque ancora più a sud della latitudine di Haiti, dove tuttavia le piogge aumentano per effetto della convezione, per cui in quasi tutto il paese si superano i 100 mm/mese.

In estate Haiti si trova giusto sulla ITCZ, ovvero sulla linea di convergenza tra alisei di SE e alisei di NE, che coincide con l’area di massima piovosità nelle zone intertropicali. Per essere precisi al momento del solstizio d’estate la linea di convergenza è spesso posizionata addirittura un po’ più a nord, per cui in giugno e luglio sono predominanti gli alisei di SE, che scaricano molta pioggia, sempre in forma prevalente di rovesci temporaleschi pomeridiani, soprattutto sulla parte sud dell’isola e segnatamente sui versanti sopravvento dei rilievi principali, dove in luglio si superano i 100 mm/mese, talvolta anche i 150. La costa nord e la valle tra le due cordigliere restano invece tra i 50 e i 100 mm. Isoterme a livello del mare in luglio: 27,5°-28°C nel sud, 26,5°-27°C nel nord.

Agosto e ancor più settembre invece vedono di nuovo la ITCZ posizionarsi giusto intorno a 18°-19°N, con piogge ben distribuite su tutta l’isola. Da fine ottobre inizia invece la fase di predominio degli alisei di NE, con calo delle piogge sulla parte sud dell’isola, mentre a nord si hanno al contrario i massimi annui proprio in novembre (si superano i 200 mm sui versanti sopravvento, quando gli alisei di NE scorrono sull’Oceano molto caldo e trovano anche sulla terraferma condizioni idonee allo sviluppo di temporali, visto che nel nord settembre è il mese più caldo, con 0,5°C più di luglio circa, e ottobre è appena più fresco). Dicembre vede crollare le piogge nel sud, ma anche le stesse ridursi di un 15% nel nord, con il calare delle temperature marine e soprattutto terrestri.

Come tutta l’area caraibica anche Haiti è a rischio uragani. Le tempeste tropicali che si formano in Atlantico, al largo di Guinea o Sierra Leone, giungono da SE sui Caraibi, dopo aver attraversato l’Oceano rinforzando a uragano, colpendo di preferenza fra agosto e metà ottobre, con il loro carico di piogge torrenziali e venti distruttivi.

Il clima è dunque tropicale senza stagione secca in buona parte dell’isola, con massimi pluviometrici in maggio-giugno e settembre-ottobre nella parte ovest e nel SE e tra ottobre e dicembre sopravvento ai rilievi settentrionali. La parte centrale della costa sud e il relativo entroterra, chiusi a nord dai rilievi più alti dell’isola, hanno invece clima tropicale con lunga estate umida, con piogge copiose da maggio a ottobre (massimi nel mese iniziale e finale del periodo piovoso, di natura zenitale) e stagione invernale relativamente secca, con meno di 50 mm/mese da dicembre a marzo. Le piogge ammontano a 1000-1600 mm/anno quasi ovunque, superando i 1600 solo sulla parte centro-orientale della costa nord, mentre la valle tra le due cordigliere parallele, dove si trova Santiago, è l’unica parte dell’isola dove non si raggiungono i 1000 mm, essendo la più riparata dai venti marini umidi.

Il clima con inverno secco lo troviamo a Barahona (18,2°N), sulla costa sud della Repubblica Dominicana, protetta a nord e ovest da montagne. Qui cadono 1147 mm/anno, con secco invernale (129 mm da dicembre a marzo, 26 in dicembre), mesi di transizione aprile e novembre (64 e 88 mm), buona piovosità da maggio a ottobre (proprio questi sono i mesi più piovosi, con 233 e 219 mm), ma con vistosa pausa delle piogge in luglio (45 mm). Temperature, in °C: gennaio 25,1° (riscaldamento favonico degli alisei di NE), aprile 26,8°, luglio/agosto 28,5°, ottobre 27,1°, anno 26,8°.

Vedremo nella seconda parte alcune località dove non si configura una vera stagione secca.

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