Più di 50 navi sono bloccate dal ghiaccio nel Baltico. La maggior parte delle imbarcazioni bloccate stasera non potranno riprendere la navigazione prima di diverse ore, hanno segnalato le stesse autorità. Le autorità marittime svedesi hanno definito quelle attuali le peggiori condizioni da 14 anni a questa parte nel Baltico. “Per quanto concerne le condizioni del ghiaccio in mare – ha detto Johnny Lindvall, portavoce della Swedish Maritime Administration citato dall’agenzia svedese TT – era dal 1996 che non vedevamo una situazione del genere”. La maggior parte delle navi bloccate sono mercantili, per lo più in viaggio verso la costa finlandese, ma sono rimasti bloccati anche 6 traghetti, due dei quali sono stati liberati dai rompighiaccio mentre scriviamo. Due dei quattro traghetti intrappolati sono della nota compagnia Viking Line, in servizio sulla rotta Stoccolma-Helsinki con, complessivamente, 2630 passeggeri a bordo. Secondo quanto riferito da giornalisti della TT, al di là dei ritardi, non ci sono pericoli per la vita delle persone a bordo. Il Baltico è gelato ormai da mesi, a rendere molto critica la situazione è stato il forte vento che ha spostato enormi masse di ghiaccio creando dei cordoni di ghiaccio che hanno bloccato la navigazione.
La bassa pressione sul Baltico, oltre a causare i forti venti di cui si è detto, ha riportato la neve a Helsinki (manto bianco alto 62 cm a Helsinki-Vantaa, con estremi termici -6,5°/-1,9°C) e ha convogliato aria gelida verso la Svezia, dove, nel centro-nord, è tornato il gran gelo, con qualche valore sotto -30°C: Gielas -34,0°C, Kvikkjokk -30,7°C, Hemavan -29,9°C.
Il “polo del freddo” della Siberia, il villaggio jacuziano di Ojmjakon, è tornato sotto i -50°C giovedì 4 marzo, con una minima di -50,2°C. La media delle minime di marzo è -41,4°C. Molte le stazioni, soprattutto nell’est siberiano, sotto la soglia dei -50°C: Ilirnej -54,2°C, Muhomornoje -52,0°C, Olomon -50,5°C, Markovo -50,1°C.
Ritorno del grande gelo anche in Mongolia giovedì: Tsetsen Uul -46,5°C, Tosontsengel -43,5°C, Gandan Huryee -42,3°C, Rinchinlhumbe -39,2°C.
L’arrivo di una depressione extratropicale, proveniente dal Golfo del Messico, ha generato mercoledì una forte mareggiata sulla costa nord di Cuba, soprattutto nel settore occidentale. Onde da 4 a 7 metri di altezza si sono abbattute sulla costa, mentre il vento soffiava con raffiche fino a 72 km/h (stazione Casa Blanca). A L’Avana le onde hanno invaso il famoso lungomare di Malecon e l’acqua si è riversata nei quartieri retrostanti, raggiungendo localmente l’altezza di 50 cm.
Piogge intense nel centro-sud del Giappone giovedì 4 marzo. Tra le 12 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 101 mm ad Owase, 95 a Tanegashima, 91 a Yakushima, 59 a Miyakonojo, 54 a Shionomisaki e Nobeoga, 49 a Kagoshima.
Il caldo in India sta rapidamente intensificandosi. Giovedì 4 marzo nella parte centrale del paese molte stazioni hanno superato i 37°C, ne citiamo alcune: Nagpur 38,6°C, Jharsuguda 38,3°C, Bankura 38,1°C, Jamshedpur e Sholapur 37,9°C, Daltonganj 37,5°C, Hyderabad 37,4°C. 35,4° e 36,°C le medie delle massime di marzo di Hyderabad e Nagpur, 33,5°C quella di Daltonganj. Ampiamente sopra i 30°C anche il nord, con per esempio 34,4°C ad Agra e 31,9°C a New Delhi, che hanno medie di 32,0° e 29,2°C.
Sempre caldo molto intenso nel Sahel. Giovedì, in Mali, 44,3°C a Kayes, 44,1°C a Yelimane, 43,2°C a Segou, 43,0°C a Kenieba. In Senegal, 44,0°C a Tambacounda, 43,5°C a Kolda e Matam. Si tratta di temperature 4°/5°C superiori alle medie delle massime di marzo.