Il gelo continua ad essere molto intenso in Svezia centrale e settentrionale. Martedì 28 dicembre, queste alcune minime: Nikkaluokta -34,8°C, Alvsbyn -34,7°C, Kvikkjokk -34,1°C, Nattavaara e Vajmat -33,2°C, Nedre Soppero -32,9°C. Mercoledì, Alvsbyn -37,8°C, Vajmat -36,1°C, Nattavaara -36,0°C, Kvikkjokk -34,8°C, Nikkaluokta -34,7°C, Pajala -34,6°C.
Le temperature sono salite parecchio negli ultimi giorni in Europa Occidentale, ma rimane molto fredda l’area della Mitteleuropa. Fra le minime molto basse registrate in Polonia mercoledì 29 dicembre citiamo: Szczecinek -22,1°C, Leszno -21,5°C, Lebunia -20,3°C, Mirowslawiec -19,5°C, Pila -19,0°C, Chojnice -18,6°C, Poznan -18,2°C. -11,9°C la minima di Varsavia. Tutte le stazioni polacche hanno registrato minime sotto i -7°C, nessuna ha superato gli 0°C di massima.
In Slovacchia, il termometro è sceso mercoledì a -20,4°C ai 2600 metri del Lomnicky Stit (massima -17,9°C), ma il gelo è stato intenso in tutto il paese, con massime ovunque inferiori a -2°C e minime quasi ovunque sotto i -10°C. Bratislava, con i suoi estremi -9,5°/-2,6°C è stata la stazione più “calda” del paese. -19,5°/-8,9°C a Poprad/Tatry, -14,7°/-5,7°C a Zilina, -19,7°/-9,1°C a Lucenec. Quasi ovunque, la giornata in Slovacchia è stata caratterizzata da una persistente nebbia congelantesi.
Non diversa la situazione in Repubblica Ceca, dove la massima più elevata è stata registrata in montagna, a Churanov (m 1122), con -1,3°C (-13,0°C la minima). Valli e pianure sono rimaste avvolte in una nebbia gelata che ha portato episodi locali di “neve chimica” e fermato quasi ovunque la massime a valori inferiori a -5°C, mentre le minime spesso sono scese sotto -10°C. Alcuni esempi: Praga/Ruzyne -9,8°/-6,8°C, Cheb -17,2°/-9,2°C, Liberec -16,5°/-7,1°C, Karlovy Vary -16,4°/-7,9°C, Kocelovice -11,3°/-9,0°C, Pribyslav -10,7°/-8,0°C, Ostrava -9,7°/-5,3°C.
Molto intenso il gelo anche in Ungheria, con estremi mercoledì -11,3°/-4,2°C a Budapest, -18,9°/-7,3°C a Szecseny, -15,3°/-3,2°C a Kecskemet, -14,1°/-6,1°C a Poroszlo, -12,9°/-3,9°C a Tat, -11,9°/-5,7°C a Miskolc.
Gelo intenso, nebbie gelate ed episodi di “neve chimica” anche in Germania, soprattutto nei settori orientali e in parte della Baviera, mentre a ovest correnti più miti hanno favorito nevicate e piogge congelantesi. La temperatura più alta, mercoledì 29 dicembre, è stata registrata a Garmisch, ai piedi della Zugspitze, con +4,6°C. Molte le minime sotto ai -10°C, favorite dal terreno innevato e dal conseguente albedo, citiamo: Barth -19,2°C, Plauen -18,6°C, Hohn e Wernigerode -17,6°C, Osterfeld -17,5°C, Zwiesel -17,1°C, Marienberg -16,6°C, Gera e Bamberg -16,2°C, Straubing -15,9°C, Angermuende -15,0°C, Chemnitz -14,0°C, Dresda -12,9°C (massima -6,4°C). Minime intorno a -10°C e massime intorno -6°/-7°C nell’area berlinese.
Le inondazioni nel Queensland, nel nord-est dell’Australia, hanno costretto le autorità ad evacuare molti residenti e fatto chiudere al traffico più di 300 strade. Nella città di Theodore 300 residenti sono stati evacuati da una flotta di elicotteri dopo che le inondazioni avevano sommerso molti edifici. Le inondazioni hanno causato centinaia di milioni di dollari di danni alle colture di girasole e di cotone. Il governo dello Stato del Queensland ha dichiarato diverse zone “aree disastrate”. La capitale dello stato, Brisbane, ha registrato il dicembre più piovoso in oltre 150 anni. Il ciclone Tasha, che ha colpito il Queensland poco prima di Natale, ha dato un contributo notevole alle piogge di questo mese nello Stato. Il fiume Theodore ha il suo precedente record di maggiore piena di oltre 50 centimetri. Alcune città dell’entroterra, come Chinchilla e Dalby, sono finite sott’acqua, la vicina città di Warra, e le città di Alpha e Jericho, a ovest di Emerald, sono state dichiarate zone disastrate. Alcuni tra gli accumuli più significativi del 28 dicembre (tra le 12 GMT del 27 e la stessa ora del 28): Williamson 159 mm, Lady Elliot Island 126, Maryborough 125, Samuel Hill 123 (299 in 96 ore), Bundaberg 117 (273 in 72 ore), Hervey Bay 101, Toolara 86, Yeppoon 81 (228 in 96 ore), Rockhampton 63 (291 in 96 ore).
Mercoledì 22 dicembre, alcune decine di residenti della località australiana Gascoyne Junction, in Australia Occidentale, 170 km a est di Carnarvon, sono stati evacuati a causa del rischio di esondazione del fiume Gascoyne. Solo pochi giorni dopo, lunedì 27 dicembre, il termometro in questa località è salito fino a 47,6°C, nuovo limite stagionale per tutto l’emisfero sud. 45,2°C la massima il giorno 28. Molto calda anche Marble Bar, con 46,7°C il 27 dicembre e 46,3°C il 28.
Dopo il recente record di 42,3°C, la città namibiana di Keetmanshoop ha registrato una massima di 42,0°C mercoledì 29 dicembre, mentre Hardap si è fermata a 40,4°C. Nel Sudafrica nordoccidentale, sempre mercoledì, Twee Riviere 43,8°C, Henkries 43,2°C, Upington 43,0°C, Vioolsdrif 41,7°C.
11 mm di pioggia a Hurguada, in Egitto, sulle rive del Mar Rosso, tra le 18 GMT di martedì 28 e la stessa ora di mercoledì 29 dicembre. Si tratta di un accumulo straordinario, visto che Hurguada ha una media annua di 4 mm.