RESPIRO PERTURBATO ATLANTICO ALLE PORTE L’attesa saccatura oceanica è penetrata sulle nazioni occidentali europee, pilotando una vasta perturbazione ben protesa dalle Isole Britanniche alla Penisola Iberica. Il sistema perturbato atlantico, nel suo movimento verso levante, deve vincere le resistenze indotte da un promontorio d’alta pressione che, oltre a proteggere il cuore del Mediterraneo, estende la propria benefica influenzata a parte delle nazioni centro-orientali dell’Europa.
I contrasti termici si incrementeranno non appena la perturbazione avrà messo piede sul settore occidentale del Mediterraneo, in quanto andrà ad incentivare la nascita di una depressione profonda (secondaria rispetto al perno ciclonico principale attualmente posto sulla Scozia) che avrà modo di risucchiare correnti molto tiepide sciroccali d’estrazione nord-africana e reciterà un ruolo sicuramente da protagonista all’inizio della prossima settimana. Il quadro meteo tenderà così rapidamente a compromettersi e la resistenza dell’anticiclone poco ad est non farà altro che complicare ulteriormente lo scenario, incrementando le potenzialità perturbate sul nostro Paese per via dell’evoluzione a rilento.
La vecchia circolazione ciclonica, che ha influenzato l’Italia nella prima parte della settimana, insiste attualmente sul Mediterraneo Orientale ove determina una rilevante vivacità temporalesca, soprattutto tra le coste meridionali turche e l’Isole di Creta. L’aria artica trascinata da questo nucleo depressionario è ormai dimenticato, ma il clima resta relativamente freddo su tutte le nazioni orientali europee, in particolare sulle zone prospicienti il Mar Nero. Discorso opposto per la Penisola Iberica, ove l’avvicinamento della perturbazione è preceduto da un richiamo d’aria piuttosto mite che ha portato quindi un piacevole tepore con punte di temperatura oltre i 25 gradi.