Non poteva esserci miglior esordio invernale per gran parte dell’Europa Centro-Settentrionale: la giornata di domani segnerà infatti l’inizio ufficiale dell’inverno meteorologico 2010/2011, stagione che nei fatti appare decollata già da diversi giorni all’insegna di gelo e neve come non si vedevano da tanti anni. Sul Mediterraneo l’aria fredda ha finora faticato ad imporsi, a parte qualche toccata e fuga che ha interessato più da vicino il Nord Italia, permettendo un mix di condizioni ideali per la neve fino in pianura.
L’attuale movimento retrogrado delle masse d’aria gelida, che dalla Russia e dalle nazioni baltiche scivolano verso la Francia, fa in modo di generare dei forti contrasti con le acque oceaniche, alimentando la formazione di una possente area depressionaria tra l’Iberia ed il Mediterraneo. Ne nasce così una nuova rimonta perturbata, supportata aria calda, che già interessa parte dell’Italia per poi dirigersi sulla Grecia e parte del settori balcanici.
L’Italia è in piena zona di confluenza fra masse d’aria diverse: ora come ora sembra prevalere la circolazione più mite. D’altronde il sistema perturbato in azione sulle regioni centrali ha portato in nottata neve fino a quote localmente collinari sulle aree appenniniche marchigiane ed abruzzesi, ma la rimonta dei venti più miti meridionali ha fatto rapidamente tramutare la neve in pioggia.