Alle 12 GMT di venerdì 17 dicembre il vortice polare aveva piazzato una sua “filiale”, sotto forma di un minimo secondario di circa 985 hpa, centrato tra Dunkerque e Dover, sul Canale della Manica. Quello che era notevole, e le carte relative a quell’ora ce lo mostrano molto bene, era l’addensamento delle isobare intorno al minimo, sicuro indice di forte vento.
Sei ore dopo il minimo, invariato come valore di pressione, si era spostato verso sudest, centrandosi sul Lussemburgo, e di conseguenza i relativi forti venti, alle 12 coinvolgenti soprattutto Regno Unito, Irlanda, Benelux e nord della Francia, si erano portati su Francia centrale, Germania occidentale, Svizzera.
Naturalmente i venti si sono mossi intorno al minimo, quindi con componente prevalente da nordovest nelle regioni a ovest del minimo, da sudovest in quelle a est. Chiaramente, con lo spostamento del minimo stesso, le località della Francia centrale, soprattutto, hanno sperimentato nella stessa giornata venti molto forti provenienti da direzioni diverse, essendosi verificate in località come Rouen, Reims e la stessa Parigi una progressiva rotazione, passando dal sudovest all’ovest e infine al nordovest.
Prima di vedere stato per stato alcuni valori significativi che danno l’idea dell’intensità della tempesta di vento abbattutasi su un vasto territorio, riportiamo la notizia della chiusura per vento della Torre Eiffel a Parigi. Nella capitale francese, infatti, venerdì 17 (per la gioia dei superstiziosi!), la Torre Eiffel e’ stata chiusa al pubblico, a partire dalle 15.30, per il forte vento, con raffiche oltre i 107 km/h. Dalle 14 erano stati chiusi, su decisione del Comune, ”per misura di precauzione”, anche parchi, cimiteri e le due piste di pattinaggio scoperte che si trovano al primo piano della stessa Torre Eiffel e nel quartiere di Montparnasse.
Cominciamo dalla Francia il bollettino del vento. Nel paese transalpino si sono registrati i valori di raffica più intensi, fino ai 148 km/h (o se preferite 92 mph) di La Hague e Abbeville. Altri valori notevoli: Beauvais/Tille 125 km/h, La Heve 122 kmn/h, La Talut 119 km/h, Parigi Charles de Gaulle 111 km/h, Evreaux108 km/h, Reims 108 km/h, Paris Orly 108 km/h, Caen 105 km/h, Rouen 105 km/h, Cherbourg 101 km/h, Clermont/Aulnat 97 km/h, Alencon 93 km/h, Strasburgo 93 km/h, Metz/Nancy (aeroporto della Lorena) e Orleans 92 km/h.
In Irlanda e nel Regno Unito i venti più intensi, da nordovest, sono stati registrati la mattina. Roches Point, in Irlanda, ha registrato raffiche fino a 133 km/h, superando ampiamente Malin Head (108 km/h), Cork (97 km/h) e Valentia (79 km/h). Nel Regno Unito segnaliamo raffiche a 124 km/h a Solent, 121 a Guernsey, 117 a Jersey, 111 a Culdrose, 106 a Scilly, 98 a Newquay, 93 a Bangor Harbour.
Molto forti i venti da nordovest che hanno investito il Belgio, con raffiche fino a 90 km/h a Ostenda e 79 a Koksijde.
In Germania la posizione del paese rispetto al minimo depressionario ha invece favorito venti molto intensi soprattutto da ovest o sudovest, mentre solo nell’estremità nordoccidentale, una volta transitato il minimo, vi sono state raffiche molto violente da nordovest. La classifica tedesca, sempre riferita alle raffiche, è guidata dal Brocken (m 1142), vetta dell’Harz, dove si sono raggiunti i 140 km /h, seguito dal Feldberg (m 1493), cima della Foresta Nera, con 122 km/h. Anche alla Zugspitze (m 2962) le raffiche hanno raggiunto i 122 km/h, completando un trittico di stazioni tutte in quota. Dopo i 104 km/h di Klippeneck (m 975) ecco finalmente una stazione di pianura, ovvero Karlsruhe, dove si sono raggiunti i 93 km/h. Altri valori interessanti, sempre riferiti alle raffiche più intense: Saarbrucken e Fichtelberg (m 1215) 90 km/h, Baden 87, Costanza 83.
Parlare della Zugspitze ci introduce alla regione alpina, dove venerdì 17 dicembre le raffiche da W e/o SW hanno raggiunto valori ragguardevoli soprattutto in quota. In Svizzera toccati i 143 km/h a Saentis (m 2590), 137 alla Jungfraujoch (m 3580), 114 a Napf (m 1407) e Moleson (m 1972), 105 a Guetsch (m 2287), 101 a Zurigo, 92 al Pilatus (m 2106) e al Corvatsch (m 3315), 85 a Altdorf, 84 all’aeroporto Basilea/Mulhouse (che in verità si trova in Francia), 80 a La Chaux de Fonds (m 1019) e La Dole (m 1670).
In Austria, per inciso interessata da piogge congelantesi in varie località, come a Salisburgo, con lo scorrimento dell’aria calda prefrontale sul cuscino di aria fredda formatosi nei bassi strati per la prolungata inversione termica dei giorni scorsi, venti veramente degni di nota si sono avuti solo in quota, con raffiche fino a 105 km/h a Patscherkofel (m 2247), 93 km/h a Feuerkogel (m 1621), 90 km/h a Sonnblick (m 3105).