Il veloce transito perturbato del Ponte Pasquale sarà seguito da un ristabilimento delle condizioni meteorologiche, per l’inserimento di un cuneo d’alta pressione. Il bel tempo non sembra tuttavia affatto destinato a perdurare a lungo, a causa di uno scenario circolatorio a livello sinottico tutt’altro che favorevole alla stabilità sul cuore del Mediterraneo.
Cosa accadrà quindi nel corso della prossima settimana? L’anticiclone atlantico sembra voler puntare molto verso nord fra martedì e mercoledì, lasciando così scoperto il Mediterraneo alla successiva retrogressione di un nucleo ciclonico a carattere instabile in avvicinamento dall’Europa Nord-Orientale. Naturalmente, le esatte dinamiche non sono ancora inquadrate con chiarezza dai modelli di previsione, che propongono delle diversità fra le varie emissioni, ma ad ogni caso il nostro Paese sembra esposto a quest’azione fresca ed instabile. Come è noto, quando l’anticiclone s’insedia sulla Penisola Scandinava, difficilmente in qualunque periodo dell’anno il Mediterraneo Centrale può godere di condizioni di stabilità.
Il modello GFS, nella sua ultima emissione delle ore 06Z vede un ulteriore consolidamento del blocco anticiclonico, proteso dalle zone britanniche fino all’area baltico-russa nella giornata di venerdì 9 Aprile. La forza di quest’alta pressione imprimerà un’ulteriore spinta retrograda al vortice freddo che, ulteriormente alimentato da un flusso instabile di matrice orientale, potrebbe piombare direttamente sull’Italia.
Le ECMWF non sono così di differente veduta, rispetto alle GFS, in merito alla previsione dello schema barico generale sull’Europa, ma la maggiore solidità della radice anticiclonica sull’Iberia, unita ad una minore forza altopressoria in ambito scandinavo, potrebbe mantenere il cuore del vortice freddo sulle zone balcaniche, appena ad est dell’Italia, come possiamo apprezzare nella mappa in basso.