Sono i monsoni a determinare il clima delle isole minori giapponesi (Bonin-Volcano e Ryukyu), come di tutta l’Asia meridionale e orientale. E’ noto infatti che in estate è la bassa pressione di natura termica che si forma nelle steppe dell’interno del continente a richiamare i venti umidi dall’Oceano Indiano e dal Pacifico (monsoni di SW e SE), mentre l’alta pressione siberiana invernale, sempre di natura termica, è all’origine del monsone di NE (localmente di NW) che spira su vaste porzioni dell’Asia continentale e sulla collana di isole vulcaniche sul Pacifico (dal Giappone a Formosa, fino addirittura alle Filippine).
Partiamo appunto dall’estate. Sulle isole minori giapponesi il monsone umido estivo si presenta con provenienza tra sud e sudest, apportando, arricchendosi di umidità sulle acque dell’Oceano Pacifico (dove scorre la corrente calda Kuroshivo), piogge copiose ovunque, spesso a carattere di rovesci temporaleschi. Ovunque in giugno, luglio e agosto, sulle Ryukyu cadono oltre 150 mm/mese, localmente si superano i 300 mm, ma anche settembre è ancora molto piovoso. Oltre alle “normali” piogge tropicali un notevole apporto precipitativo lo danno i non rari tifoni (questa è la denominazione dei cicloni tropicali nell’Asia sudorientale) che colpiscono le isole soprattutto fra agosto e l’inizio di ottobre, con effetti spesso molto distruttivi ad opera sia delle piogge torrenziali sia dei forti venti. Superata la prima decade di ottobre, il resto di questo mese, novembre e la prima parte di dicembre individuano una stagione intermonsonica di relativa calma, con precipitazioni comunque intorno ai 100-150 mm/mese, abbassamento delle temperature ma soprattutto instaurazione di condizioni meno afose, quindi assai più salubri. Bonin e Volcano hanno invece una particolarità nel calo delle precipitazioni tra luglio e agosto quando il fronte semistazionario del monsone si posiziona più a nord.
Verso fine novembre / inizio dicembre, con la alta pressione siberiana ormai ben strutturata, iniziano a spirare correnti prevalenti da nordest. Sulle Ryukyu le masse d’aria fredda che giungono da settentrione abbassano le temperature e mantengono abbondanti le precipitazioni, seppure a livelli inferiori al monsone estivo. L’aria infatti, secca in origine, si arricchisce di umidità nel passaggio sul mare. Le precipitazioni, sia nelle Ryukyu settentrionali che in quelle meridionali, crescono ancora un po’ in marzo e aprile, ma è da maggio che aumentano in modo vistoso.
Bonin e Volcano, più orientali, risentono poco del monsone invernale, avendo piogge inferiori agli 80 mm/mese nel periodo gennaio-aprile. Il fronte del monsone estivo “passa” tra maggio e giugno, rimane più a nord in luglio e agosto, transita nuovamente sulle isole tra settembre e novembre.
Riguardo al campo termico le isoterme al livello del mare sono comprese in gennaio tra 14°C nelle Ryukyu settentrionali e 16,5°c in quelle meridionali, mentre la temperatura è più uniforme in estate, quando in tutto l’arcipelago siamo intorno a 28°-28,5°C. Il clima può definirsi tropicale senza stagione secca. Bonin e Volcano hanno lo stesso tipo di clima, con inverno ancora più mite (isoterme di gennaio sui 18°C).
Naha, sull’isola Okinawa (a 26,2°N), registra 2037 mm/anno di precipitazioni, con picchi in maggio/giugno (234 e 212 mm) e agosto/settembre (247 e 200 mm), mentre il mese relativamente più asciutto è dicembre, con 100 mm. Le temperature medie sono le seguenti, in °C (come le successive): gennaio 16,0°/14,3°/19,1°C, aprile 21,1°/18,9°/24,0°, luglio 28,3°/26,4°/31,3°, ottobre 24,5°/22,7°/27,5°, media annua 22,4°. +5,0°C il primato assoluto di freddo di Naha, +35,6°C quello di caldo.
Nelle Ryukyu settentrionali, a Naze (28,4°N), le precipitazioni ammontano a 2871 mm/anno, con picchi in maggio/giugno (319 e 407 mm) e agosto/settembre (311 e 298 mm). Qui è molto piovoso anche l’inverno, con 153 mm in dicembre, il mese relativamente più asciutto. Le temperature medie: gennaio 14,2°, aprile 20,0°, luglio 28,4°, ottobre 23,2°, media annua 21,3°.
Chichijima, nelle Bonin, a 27,1°N, riceve 1261 mm/anno di pioggia, con picchi in maggio/giugno (168 e 128 mm) e ottobre/novembre (137 e 148 mm). Oltre al minimo invernale (febbraio 65 mm, marzo 67), si osserva un secondo minimo in agosto (71 mm). Le temperature medie sono: gennaio 18,1°/15,4°/20,2° (febbraio è un paio di decimi più fresco), aprile 20,9°/18,7°/23,2°, agosto 27,5°/25,5°/29,7°, ottobre 25,9°/23,7°/28,2°, media annua 22,9°.
Da quanto abbiamo visto, per chi visita il Giappone in estate o a inizio autunno il rischio di precipitazioni intense è quindi alto, soprattutto nel sud del paese, oltretutto a rischio tifoni. Per chi è interessato a visitare il Paese non resta quindi che sconsigliare l’estate, dove piogge e caldo umido non favoriscono il turista. Meglio la primavera, comunque tutt’altro che una stagione asciutta.
Un portale in italiano interessante sul Paese del Sol Levante è www.turismo-giappone.it (il sito ufficiale dell’ente del turismo giapponese), in inglese utile www.japantravelinfo.com, mentre il sito dell’Ambasciata giapponese in Italia è www.it.emb-japan.go.jp.