L’influenza fredda ed instabile balcanica si è andata attenuando sull’Italia, grazie all’allontanamento del vortice ciclonico verso l’Egeo. Nel frattempo, tutta l’Europa Centro-Settentrionale resta all’interno di un contesto decisamente freddo, per l’interferenza d’aria artica che ha il via libera grazie allo sbarramento imposto da un’alta pressione di blocco alle correnti oceaniche. Avremo una nuova ulteriore recrudescenza del gelo sull’Europa, a causa di quel nucleo gelido che abbiamo indicato sulla Penisola Scandinava e che è previsto scivolare in senso meridiano. Nel frattempo, l’atlantico riesce a recitare un ruolo da protagonista solo sul Mediterraneo, con la perturbazione che vediamo entrare sulle zone più occidentali dell’Italia, ove darà luogo ad una profonda ciclogenesi.
Il freddo su gran parte d’Europa è ben evidente osservando la cartina che riassume i valori massimi raggiunti quest’oggi: le nazioni centrali, orientali e settentrionali del Continente hanno avuto temperature sottozero anche in pieno giorno (giornata di ghiaccio). Berlino e Vienna non hanno superato i -4°C, mentre spostandoci più ad est Praga si è fermata a -7°C e Minsk a -8°C, mentre si segnalano abbondanti nevicate sulla Romania. Le mancate incursioni atlantiche consentono dunque l’insistenza di questa fase di gelo, a cui si sommerà l’imminente penetrazione del nocciolo gelido artico in discesa dalla Scandinavia.
L’Italia risente anch’essa di temperature pienamente invernale, ben lontana dai rigori del gelo presenti oltralpe. La circolazione fredda che ha seguito il vortice ciclonico transitato nel week-end ha portato residua instabilità sulle regioni adriatiche ed al Sud, mentre il sole è stato in parte protagonista sul resto d’Italia. Le nebbie hanno imperversato sulla Val Padana più occidentale, in un’area più circoscritta per via dell’afflusso di deboli correnti orientali. Nel frattempo, la perturbazione che vediamo minacciosamente alle porte provocherà tuttavia un richiamo di venti più miti meridionali, con il maltempo che andrà man mano ad interessare, fin da domani, parte delle regioni centro-meridionali e le due Isole Maggiori.