La massiccia irruzione artica è ormai realtà su paesi scandinavi e Regno Unito dove il tempo è instabile o perturbato con frequenti precipitazioni nevose, fino al piano sulla scandinavia e a quote basse su Scozia ed Inghilterra dove il freddo è padrone della situazione.
Il tutto pilotato dal Vortice Polare sull’area baltica (970hpa) alla quale è annessa la massiccia e ben evidente irruzione fredda, costituita dall’ammasso nuvoloso cumuliforme visibile tra Scandinavia e Islanda; un minimo è anche presente sul Galles, annesso al fronte che sta abbordando la Francia, dove i cieli sono chiusi e le piogge frequenti.
Tempo perturbato su Europa centrale con piogge specie su Germania e Benelux, dove è attesa una repentina diminuzione termica che porterà a nuove nevicate dopo quelle del week-end passato.
L’aria fredda percorrerà una traiettoria sudorientale, trovando nella barriera alpina un ostacolo, unito anche alla spinta anticiclonica verso il bacino del Mediterraneo, dopo un relativo arretramento della figura stessa verso l’oceano per una sua traslazione meridiana, che ha favorito appunto la discesa artica.
L’Italia ed il bacino del Mediterraneo si trovano ancora sotto un tempo decisamente mite e poco nuvoloso, apparte le consuete nebbie tipiche delle situazioni anticicloniche; un vento di libeccio ha iniziato a spirare sul versante tirrenico settentrionale e centrale, per l’avvicinarsi del fronte freddo, che però sfiorerà solo la nostra penisola causando scarsa fenomenologia solo al centro sud adriatico e molto vento ovunque, oltre ad una diminuzione termica comunque temporanea.
L’est europeo si divide in due settori ben distinti: la zona balcanico danubiana con temperature in risalita per il ritorno di condizioni più stabili anche se temporanee ed un richiamo di correnti sudoccidentali più miti, mentre più a nord il cielo risulta spesso coperto e le nevicate sono frequenti su Russia e Bielorussia, mentre le piogge ancora si registrano sul resto dell’est. Anche qui entro 36 ore la situazione cambierà radicalmente con l’avvento di freddo e neve fin sul Mar Nero, come da giorni annunciato.
Un futuro freddo per molta parte dell’Europa, con la formazione di aree decisamente invernali, freddo che potrebbe in un futuro non molto lontano tracimare da est verso il bacino del Mediterraneo: tutto dipenderà da quanta influenza riuscirà a portare l’anticiclone oceanico verso le nostre regioni, una lotta tra titani che sembra doversi combattere su poche centinaia di chilometri di territorio, decisivi per la vittoria di influenze fredde e nevose o stabilizzanti sul nostro territorio.
La prossima irruzione del fine settimana sembra darla vinta alla stabilizzazione anticiclonica, ma una nuova ondata fredda potrebbe prospettarsi per la metà della prossima settimana, e in questo caso, non sono così sicure le direttrici future delle figure in gioco.
Sarà il tempo a decretare l’evoluzione decisiva, ma rimandiamo a momenti più certi la lettura di tali configurazion