Ha inizio la cura anticiclonica:
L’Estate è raffreddata. L’aria molto fresca da nord le ha causato uno stato di malessere inappropiato e l’unica cura efficace è quella anticiclonica. Quando comincerà? Di sicuro domani, poi le dosi cresceranno sino al ritorno di uno stato di salute accettabile. Diciamo anche buono, però forse non ottimo nè tantomeno eccellente.
L’Alta Pressione avrà vita lunga?:
Beh, diciamo che per circa una settimana si opporrà ai velleitari tentativi provenienti dall’Europa nord occidentale. Rammentiamo che in quelle lande sta gravitando un vasto sistema perturbato, che è stato il responsabile dell’affondo ciclonico in atto sull’Italia. I Modelli, i più autorevoli, indicano una permanenza grosso modo in quella posizione, ma c’è un però. Evidenziano anche un’interessante irrequitezza dell’Anticiclone atlantico. Sembra infatti che l’Azzorriano sia destinato ad una spinta in senso meridiano, una di quelle propulsioni che andrebbe a creare un blocco alle perturbazioni atlantiche e nel contempo spingerebbe aria fredda da nord in direzione sud.
Che potrebbe accadere quindi?:
A questo punto percorriamo l’insidioso cammino delle ipotesi. A livello di configurazione generale le proiezioni modellistiche appaiono sostanzialmente concordi. Se però prendiamo ad esempio il Modello europeo ECMWF e l’Americano GFS notiamo alcune differenze in termini di risultato. Secondo il Modello Europeo la spinta meridiana potrebbe avvenire meno sbilanciata in Atlantico e l’onda perturbata in scorrimento verso sud andrebbe ad interessare parzialmente anche l’Italia. Probabilmente soltanto il Nord, mentre al Centro Sud e nelle Isole non va escluso un richiamo d’aria molto calda dal Nord Africa. GFS propende invece, da subito, per un affondo ciclonico più occidentale, che andrebbe così ad enfatizzare una chiara risposta africana.
Chi la spunterà?:
Probabilmente, come spesso accade, la verità sta nel mezzo. Va detto però che il Modello Europeo iltimamente si sta ben comportando nell’inquadrare le tendenze evolutive sul lungo termine. Non dobbiamo neppure trascurare il fatto che in alcune emissioni dei giorni passati entrambi i modelli disegnavano un coinvolgimento diretto da parte della saccatura nord atlantica. Il che condurrebbe ad un vivace peggioramento temporalesco proprio in concomitanza del Ferragosto.
Focus: il tempo sino al 19 agosto 2010
Nel weekend tornerà il bel tempo e durante la settimana il consolidamento anticiclonico farà sì che al Centro Sud e nelle Isole domini il sole e torni un po’ di caldo. Al Nord inizialmente prevarrà la stabilità, poi qualche spiffero d’aria umida incentiverà una vivace variabilità diurna associata a frequenti episodi instabili. E non soltanto sui rilievi.
Dopo di che giungerà il ferragosto. E’ probabile che un po’ d’instabilità vada ad interessare l’Italia Settentrionale, mentre le restanti regioni potrebbero vivere una fase di marcata stabilità con caldo in accentuazione. Si tratta di un’ipotesi, non è infatti da escludere la possibilità che anche l’altra parte della Penisola possa essere interessata da una certa variabilità e dall’intrusione d’aria più fresca.
Evoluzione sino al 24 agosto 2010
Per l’ultima settimana del mese non dovrebbero manifestarsi sostanziali cambi configurativi e quindi è probabile che il tempo prosegua sulla falsa riga di quanto osservato per la gran parte del mese di Agosto.
In conclusione.
Emerge, anche nell’editoriale odierno, una certa difficoltà dell’Estate a percorrere i binari della normalità. O troppo caldo, o troppo fresco. O solleone o temporali. Chi la spunterà nelle prossime settimane? Staremo a vedere.