Il National Climatic Data Center dell’Istituto americano NOAA ha reso noti gli eventi meteorologici più significativi ed estremi occorsi in tutto il Pianeta durante questa prima metà del mese di Dicembre.
Innanzitutto viene citato il Tifone Nanmadol che ha investito le Filippine, quarto ciclone tropicale a colpire l’arcipelago nel giro di due mesi! Nanmadol si è formato il 28 Novembre 2004 nel Pacifico ed ha raggiunto Luzon (grande isola delle Filippine) il 2 dicembre scorso. Il suo passaggio è stato contrassegnato da venti devastanti che hanno raggiunto i 220 km/h., ma sono state soprattutto le piogge a provocare centinaia di vittime e dispersi, anche perché il terreno risentiva già del passaggio degli altri 3 tifoni precedenti. In tutto, tra novembre e dicembre, i quattro tifoni hanno causato 1.800 morti nelle Filippine.
Molto ricco il capitolo alluvioni: da segnalare le inondazioni che hanno causato 6 morti ed oltre 700.000 senzatetto nello Sri Lanka, investito da piogge monsoniche particolarmente violente. Nella regione siamo nel pieno della stagione dei Monsoni, che va da dicembre a gennaio. Molto gravi le inondazioni che intorno al 10-15 Dicembre scorsi hanno colpito la Malaysia, causando l’evacuazione di 6.000 persone. Anche l’Iran ha subito l’assalto di piogge violentissime, responsabili della morte di 17 persone nel sud del Paese.
Altrettanto corposo il “catalogo” degli eventi siccitosi che hanno contrassegnato questa prima metà di dicembre 2004 nel Mondo (naturalmente, analizzando episodi di siccità, parliamo di fenomeni che si sono originati ben prima dei quindici giorni che stiamo esaminando). Partiamo dagli Stati Uniti, sempre alle prese con una carenza d’acqua ormai cronica nella parte occidentale e sud-occidentale del loro vastissimo territorio. In particolare, la siccità è grave nei territori tra il Montana, l’Idaho e il Wyoming. Lo Stato di Washington, l’Oregon e la California settentrionale hanno per fortuna beneficiato di piogge anche consistenti, che hanno messo fine in molti casi alla grave siccità che imperversava da mesi.
Condizioni siccitose perdurano anche nell’Africa orientale, specie nella zona del Lago Victoria, dove le acque del bacino sono scese drasticamente sotto il livello medio, con seri problemi per la popolazione e per l’economia agricola.
La carrellata di eventi estremi resi noti dall’Istituto NOAA si conclude con le tempeste di neve abbattutesi nella regione dei Grandi Laghi Americani il 14 Dicembre scorso: le zone che sono interessate dal fenomeno del “Lake Effect Snow” (ossia che ricevono pesanti nevicate a inizio inverno, quando correnti gelide dal Canada scaricano sulle coste l’umidità raccolta sui bacini lacustri), hanno accumulato fin quasi 30 cm. di neve in poche ore.