Sono giorni di bel tempo. Giorni di sole, un sole che cerca di avvolgere in un unico abbraccio l’intera Penisola. O quasi. Qualche nuvola riesce ancora ad ingrigire i cieli del Nord, della Toscana, persino della Sardegna. Sotto il soffio dei venti occidentali, o meridionali a seconda delle aree, si staccano dalla perturbazione che sta stazionando in Spagna oppure dai fronti perturbati che passano oltre le Alpi. Eccole poi presentarsi da noi, più o meno minacciose. Minaccia che poi magari si sta rivelando blanda, ma rappresenta il preludio a quel peggioramento temporalesco previsto per domani.
Non allarmatevi. Non sta giungendo alcuna fase di maltempo duratura. Soltanto un breve intermezzo che avrà l’onere di rallentare l’escalation africana dei prossimi giorni. Africa confermata quindi? Senz’altro. Fin da oggi i sintomi influenzali si percepiranno al Sud e maggiormente in Sicilia. Temperature in aumento e nelle aree interne sud occidentali sicule, sino al Trapanese, la colonnina di mercurio dovrebbe poter raggiungere i 37/38 gradi. Caldo anche in Puglia, nel versante ionico della Basilicata e sulla Sardegna sud occidentale. Che valori attenderci? Probabilmente non si andrà oltre i 35 gradi, ma certo non potremo asserire che fa fresco!
Torniamo al Nord. O forse, per un attimo, andiamo in Spagna. Da qualche giorno agisce un’area perturbata che, staccatasi dalla struttura madre posta più a settentrione, ha originato quella che in gergo viene definita “goccia fredda”. Un’area ciclonica a sé stante, che persiste in loco per giorni e può causare pesanti ondate di maltempo. Soprattutto quando magari si viene da giorni di caldo furioso e il carburante a disposizione è enorme. Avrete certamente appreso dei 3 morti 48 ore fa in Andalusia, dei vivaci temporali che hanno colpito il nord Africa. Beh, oggi la situazione non è che sia migliore. Le previsioni indicano la possibilità di forti temporali dalle Baleari verso la Catalogna e i Pirenei. Zone che nell’ultimo periodo sono state colpite frequentemente da possenti ondate temporalesche.
Non preoccupiamoci, da noi non verrà nulla di tutto ciò. E’ soltanto per spiegare quella nuvolosità che da ieri affolla i cieli del Mare di Sardegna, che riesce a raggiungere in parte l’Isola e poi Toscana e Liguria. Sospinta dai venti di ponente, o meridionali, è stata anche capace di originare qualche pioviggine da stau nelle zone esposte. E poi c’è il Settentrione, che invece ha avuto un tempo leggermente variabile, con transiti nuvolosi alternati a spazi di sereno. Gli annuvolamenti più vivaci hanno investito le Alpi orientali causando qualche episodio temporalesco.
La giornata di oggi non è che proponga cambiamenti eclatanti. Si riproporranno degli addensamenti nuvolosi sulle Alpi, mentre ora qualcuno è presente sulla Liguria orientale e nel settore nord della Toscana. Tra il pomeriggio e la sera si potrebbero manifestare nuovi temporali nelle zone orientali alpine, ma anche sulle montagne del Piemonte. Nulla di che, intendiamoci, però quest’ultimi avranno una loro importanza perché sintomo del cambiamento di domani. Nella notte la nuvolosità si accrescerà ancor di più in tutto il comparto alpino occidentale e le precipitazioni, a sfondo temporalesco, diverranno più frequenti.
Intanto lasciateci dire che anche in Val Padana inizierà a percepirsi un po’ di caldo. Dove? Nel basso Veneto, sull’Emilia Romagna e nella bassa pianura Lombarda. Le massime potranno varcare facilmente i 30 gradi, con punte di 31/32°C. L’umidità comincerà a crescere, non tanto, ma sarà un assaggio di quel che avverrà tra la conclusione settimanale e gli inizi della prossima.