Siamo o non siamo in Estate? Dal punto di vista meteorologico ci siamo dentro dal 1 Giugno, astronomia vuole che la stagione parta oggi. Ma se ci limitassimo ad osservare il tempo odierno, o magari quel che è accaduto nel fine settimana, sorgerebbero dubbi legittimi. E più d’uno. Nel concetto di previsione risiede però la capacità d’andar oltre, di guardare al futuro. A quello prossimo, è vero, altrimenti non sarebbe più una previsione ma una linea di tendenza, ma quanto basta per asserire che l’Estate, andata in vacanza, non ha acquistato un biglietto di sola andata. Ha prenotato il ritorno, altrimenti, veramente, ci saremmo dovuti preoccupare.
Ora consentiteci qualche altra osservazione. Non vi sarà sfuggito certo il maltempo di questi giorni, d’altronde come avrebbe potuto. Piogge, temporali, trombe d’aria, grandinate, vento, persino neve. E temperature in drastico calo. Non sono certo fenomeni che si possono nascondere infilandosi nella cruna di un ago. Però, se ripercorriamo a ritroso il cammino mensile, non si può certo dire che l’Estate sia venuta meno in tutta Italia. Non è passato tanto tempo dallo schiaffone africano. Nemmeno dai 37 gradi della Puglia. Al Sud la stagione s’è già fatta bella, anche se solo per una settimana. Ma anche al Centro e nelle Isole ci sono stati giorni di sole, di caldo. Un po’ meno al Nord, perché i temporali sono arrivati prima.
Al di là di tutto non è certo quel che ci si aspetta dall’Estate. No, dall’Estate vogliamo il sole, e il caldo, per lungo tempo. Però se l’Alta delle Azzorre non si decide a venire, che possiamo farci? Affidare il destino stagionale nelle mani dell’Anticiclone africano non è la migliore delle alternative, anche se spesso tocca accontentarsi. Perché alla fin fine porta il sole, il gran caldo, ma non sempre il bel tempo.
Le notizie odierne, in qualche modo, sono buone. L’Anticiclone Atlantico sta abbandonando le Isole Britanniche e ben presto si posizionerà coi suoi massimi nelle lande d’appartenenza. Da là, anche se lontana, invierà ad est una propaggine, giunta oramai sulla Penisola Iberica. E difatti le prime schiarite si stanno impossessando del Nordovest, e della Sardegna. Rasserenamenti che da domani puntelleranno i mari di ponente e che, nonostante un’immane fatica, proverranno a conquistare l’intera Penisola.
Ma perché così tanta fatica? Perché tra i Balcani e la Grecia graviterà quel nucleo d’aria fredda transitato ieri e che, seppure indebolito, continuerà a convogliare correnti d’aria fresca sui mari orientali peninsulari. Il che, tradotto in semplici parole, vuol dire che ancora per qualche giorno dovremo fare i conti con una certa variabilità diurna. Dove? Beh, se riflettete le regioni che distano meno geograficamente sono quelle Adriatiche, le Ioniche, e il Sud in genere. Qui, ancora domani, il tempo sarà a tratti instabile, con rovesci di pioggia e temporali. Se consideriamo che i venti soffieranno da Nordovest, possiamo dedurre che il versante più esposto alle precipitazioni sarà quello tirrenico.
Non solo, la cumulogenesi potrebbe manifestarsi anche nelle aree interne delle due Isole, generando episodi instabili. Ed anche in qualche tratto dell’Appennino ligure, delle Prealpi e delle Alpi occidentali.
Uno scenario che non dovrebbe mutare granché neppure mercoledì, mentre per giovedì prevediamo un rinforzo della propaggine anticiclonica che garantirà un tempo migliore anche al Centro Sud. E’ bene però farvi notare una cosa. La struttura non riuscirà a spingersi oltre l’Adriatico e in tal modo sul suo fianco orientale continuerà a fluire parte dell’aria fresca stazionante sui Balcani. I venti da Nord soffieranno in Adriatico, e sullo Ionio. Qualche spiffero potrebbe poi riuscire ad inserirsi anche nell’Italia Settentrionale e per questa ragione attendiamo un rinvigorimento dell’instabilità diurna su Alpi e Prealpi. Insomma, avremo dei temporali pomeridiani sui rilievi.
Volgendo per un attimo lo sguardo al fine settimana, possiamo dirvi che i Modelli di previsione indicano una propensione anticiclonica ad espandersi verso est. Ciò vuol dire che si instaurerà, forse, una fase di bel tempo che inibirà gran parte dell’instabilità pomeridiana e coadiuverà un rialzo termico diffuso. Le temperature si porteranno su valori più consoni al periodo.