Questo mese di Maggio, caratterizzato da intensi scambi meridiani, continua a palesare anomalie termiche decisamente contrastanti in ambito europeo. Ora lo scenario sta cambiando, con aria fredda artica che torna a guadagnare spazio alle alte latitudini, ma fino a qualche giorno addietro abbiamo osservato una forte e duratura ondata di calore sul profondo nord della Russia Europea e sul comparto baltico-scandinavo. Analizzando l’andamento del periodo compreso fra il 16 ed il 22 Maggio, vengono proprio in luce queste forti anomalie di calore sulle nazioni baltico-scandinave, con temperature che hanno addirittura superato le medie tipiche del periodo con scarti di oltre 9 gradi sulla Finlandia.
Sul resto dell’Europa ed in particolar modo sui Balcani (le nazioni peraltro più colpite da vigorosi fenomeni di maltempo) hanno prevalso invece gli scarti termici negativi, sebbene di minor rilevanza, a causa di una circolazione instabile, rimasta per più giorni bloccata sul comparto centro-orientale del Continente. Un discorso differente si può invece fare per le estreme zone più occidentali dell’Europa (Isole Britanniche e Penisola Iberica), ove nel complesso le temperature mediamente sono salite di poco oltre la media del periodo, per via dell’ondata di calore che si è manifestata sul finire della settimana, con aria calda trasportata da un possente anticiclone atlantico di matrice sub-tropicale.
Allargando lo sguardo alla Russia, si nota come la bolla di caldo ha ancora interessato con veemenza le zone settentrionali. In merito alle temperature massime registrate nel periodo preso in considerazione (16-22 Maggio), i 30 gradi si sono agevolmente superati principalmente sul Portogallo e sul sud della Spagna. In Finlandia e sulle nazioni baltiche le temperature hanno spesso superato i 25-26 gradi, valori in proporzione molto più anomali rispetto agli oltre 30 gradi dell’Iberia.