Come è noto, anche in Russia l’ultimo Inverno è stato fra i più rigidi degli ultimi 30-40 anni, ma oltre al gelo non sono mancati numerosi eventi nevosi assai degni di nota. Il mese di Febbraio ha visto cadere nevicate record sulla regione moscovita, a San Pietroburgo, ma anche ad Helsinki (in Finlandia), a dispetto di tutti i vari tentativi delle autorità locali della capitale Russia per evitare la caduta abbondante dei fiocchi di neve: quelli dello scorso mese non sono certo stati i soli grandi episodi di neve stagionali, in quanto anche di recente la neve non è certo mancata a più riprese.
La fase di lento disgelo si è realmente avviata solo appena negli ultimi giorni, con le temperature che almeno in pieno giorno riescono finalmente a salire oltre la soglia fatidica degli 0 gradi. Questi repentini sbalzi termici sono tuttavia la vera causa dell’emergenza in atto su diverse zone della Russia, fra le quali rientrano anche le due città maggiormente importanti: il ghiaccio che cade dai tetti (talvolta vere e proprie stalattiti appuntite) è divenuto infatti un autentico killer a San Pietroburgo, dove in base alle cronache locali si sono avute 5 vittime, fra le quali un bimbo di appena 8 mesi, e ben 150 feriti.
In Russia si convive da sempre nella stagione fredda con questo problema, tanto che vi sono categorie di lavoratori che si occupano in maniera specifica del problema, provvedendo a liberare dal ghiaccio molto spesso non solo le strade, ma anche i tetti. Non sono quindi mancate furiose polemiche a seguito di questa calamità naturale, con inevitabili azioni legali indette contro i responsabili.
Gli eventi nevosi record di quest’ultimo Inverno hanno certamente reso improbo il compito di coloro che sono chiamati ad evitare gli accumuli di ghiaccio e la pericolosissima formazione delle stalattiti di ghiaccio a rischio di caduta al suolo da altezze notevoli. Per scongiurare completamente il rischio del ghiaccio killer, vi sarebbero dovuti essere interventi costanti degli addetti alla sicurezza, pressoché impossibili, in base all’opinione del capo della Commissione Alloggi di San Pietroburgo, poiché avrebbe significato paralizzare di frequente il regolare traffico di auto e bus lungo le arterie stradali dell’area urbana.