Non c’è che dire, l’Anticiclone ci sta mettendo tutto il suo impegno e il risultato si vede! E’ tornato il caldo, forse non come quello di Luglio, ma poco ci manca. Non tanto per i valori assoluti di temperatura, quanto piuttosto per gli elevati tassi d’umidità che stanno costringendo milioni d’Italiani a cercar rifugio in location climatizzate. Centri commerciali, uffici pubblici, bar. A soffrirne maggiormente, è risaputo, sono gli anziani e i bambini, o magari chi ha delle patologie di tipo respiratorio.
L’allerta afa ingloba diverse città peninsulari, tra cui Roma, Campobasso, Frosinone, Messina.*
Temperature, le massime ovviamente, che magari non superano i 32/33 gradi, ma poi per colpa dell’umidità ne percepiamo 36/37, o anche più. Per comprendere il tipo di caldo basterebbe entrare in un locale fornito d’aria condizionata, restarci dentro qualche minuto, dopodiché uscire. Sentireste il caldo inondarvi, non solo, percepireste una vampata di vapore, quasi come se stesse entrando all’interno di una sauna. Bene, quello è caldo afoso.
Se caldo dev’essere, sarebbe meglio fosse secco. Quello che in gergo definiamo torrido, povero d’umidità. Allora la colonnina di mercurio può anche marcare rosso, ma bene o male riusciamo a sopportarlo meglio. Ci sarà da soffrire ancora qualche giorno, poi spazio al fresco. La rinfrescata, attesa durante il fine settimana, sarà di quelle importanti. Giungeranno tesi venti settentrionali, legati ad una perturbazione che s’addosserà sulle Alpi. Faticherà a penetrare nel Mediterraneo e probabilmente i maggiori effetti li sortirà sul Nord.
Quel che più conta è che il fresco al seguito aggirerà la barriera alpina e giungerà qui da noi sia dalla Valle del Rodano che dalla Porta della Bora. Non si tratterà di una semplice innocua diminuzione termica, no. Si tratterà di ben altro. La flessione sarà veramente forte, si parla di 5/7 gradi, forse in qualche località persino 10 gradi in meno rispetto ai valori attuali. Andremo da un sopra media verso un sotto norma. Il tutto in meno di 48 ore.
Nel frattempo, per gli amanti del solleone, quella odierna sarà la tipica caldissima giornata estiva. Il sole splende da Nord a Sud, vengono segnalate ben poche nubi. Qualcuna sta transitando in Alto Adige, qualche altra – di tipo basso e proveniente dal mare – è presente lungo la coste tirreniche della Calabria. Nuvolosità innocua e tale rimarrà anche nel corso delle prossime ore.
Gli unici annuvolamenti minacciosi si concretizzeranno al pomeriggio sulle Alpi e nello specifico proprio nelle montagne dell’Alto Adige e in quelle alto Piemontesi. Aree a rischio acquazzoni, in particolare la Val d’Ossola, ove a sera pare profilarsi una parziale accentuazione dell’instabilità. Sempre al pomeriggio, quando farà più caldo, si formeranno alcuni cumuli in Appennino, soprattutto nelle aree più a sud. Potrebbero persino risultare minacciosi, ma la probabilità che rechino fenomeni sembra apparire remota.
Dal fronte termico le novità saranno poche. E’ caldo e lo sarà ancor di più da pranzo al primo pomeriggio. Le regioni roventi? Le Meridionali, le aree interne tirreniche e le due Isole. I picchi più alti probabilmente si registreranno nella Sicilia interne, con punte anche di 36/37 gradi. Il caldo si percepirà persino in Val Padana ed anche se le temperature saranno un po’ più basse, l’umidità farà il resto.