La situazione di questa mattina appare molto evolutiva. Durante la notte un minimo di bassa pressione, associato ad una goccia di aria molto fredda in quota si è portata nel mar Ligure, ove la sua presenza ha da qualche ora innescato alcuni temporali marittimi.
La giornata di ieri è stata caratterizzata dal passaggio del settore caldo della perturbazione, i fenomeni hanno raggiunto intensità abbastanza elevate laddove vi era presente anche un certo effetto stau. Questo è accaduto soprattutto lungo le coste della riviera del levante dove i fenomeni hanno assunto anche forma di rovescio. La presenza di un cuscino di aria moderatamente fredda nella versante padano dell’appennino ligure ha favorito la caduta di neve a quote molto basse, con fioccate di neve fradicia sino in pianura. Quota neve molto più alta sul settore appenninico di levante, dove la neve è caduta solo oltre i 1500, a causa della mancanza di cuscinetto freddo.
Gli accumuli sono stati importanti su buona parte delle regioni di nord ovest, escluso il Piemonte occidentale. Su tutte le altre località i millimetri caduti sono stati generalmente superiori ai 40, in alcune città come Milano e Genova gli accumuli sono stati anche molto maggiori. La Toscana ed il nord est è stato interessato più marginalmente dai fenomeni, il fronte caldo penetrato su queste regioni non ha avuto sufficiente energia per provocare precipitazioni degne di nota. Nevicate importanti si sono verificate nelle Alpi Marittime e su tutto l’arco alpino occidentale, sino a quello Lombardo. Gli accumuli sono abbondanti solo oltre i 1000 metri, in alcune località vi è l’obbligo di circolare con le catene a bordo.
La situazione attuale vede l’Italia interessata da un vasto regime depressionario, che sta portando nuvolosità su tutti i settori. Il minimo di pressione è attualmente collocato davanti al golfo di Genova, l’aria fredda che giunge da SW sta innescando la formazione di numerosi congesti e nubi convettive. Nella loro avanzata verso la costa questi addensamenti daranno luogo ad altre precipitazioni, generalmente sotto forma di rovescio o breve temporale. La presenza dell’isoterma -30°C a 500hpa potrà innescare localmente dei fenomeni di una certa intensità. La quota neve sarà in calo graduale durante tutto il corso della giornata, toccando probabilmente il minimo durante la serata odierna e la mattinata di domani. Le nevicate a bassa quota saranno provocate esclusivamente dal rovesciamento dell’aria molto fredda dalle quote superiori verso il suolo attraverso la precipitazione, favorendo la caduta di rovesci nevosi a quote sempre più basse.
Banchi di nubi stratificate a quota medio alta stanno interessando parte delle regioni centrali e le regioni meridionali, dove le temperature sono inserite in un contesto decisamente più mite. Le precipitazioni durante la giornata di ieri sono state assenti, o decisamente modeste. Questa mattina alcuni focolai temporaleschi si sono formati anche al largo delle coste del Lazio. Successivamente la corrente da SW ha trasportato questi temporali verso la costa: questa mattina temporale anche su Roma. La situazione evolve però verso una graduale tregua su tutto il Lazio. Precipitazioni del tutto scarse o assenti nelle regioni del versante adriatico, in queste zone gli addensamenti sono modesti e generalmente disorganizzati.
Dando uno sguardo alla situazione più ad ampio raggio sul resto d’Europa ritroviamo questa mattina un vasto e complesso sistema depressionario, che al momento influenza soprattutto l’Europa occidentale, l’Italia e l’Oceano. Due minimi depressionari piuttosto intensi fanno capo a tutta la struttura. Il primo è collocato ad ovest del Marocco: sta provocando e provocherà parecchi temporali tra le coste marocchine e la zona di Gibilterra. Il secondo è quello sopra citato, collocato nel Mar Ligure: di natura decisamente più fredda sarà responsabile di una ripresa dei fenomeni nelle zone limitrofe. Più ad est di tutta la struttura ritroviamo una modesta area anticiclonica che al momento protegge la zona del Mediterraneo orientale: il tempo qui risulta generalmente privo di fenomeni e le temperature abbastanza miti. Si è parzialmente attenuata la morsa del gelo nel paesi dell’Europa dell’est, che ritrovandosi sul ramo di risalita dell’aria calda sta assistendo ad un lento ma inesorabile aumento della temperatura. L’evoluzione dei prossimi giorni su queste zone sarà per un ulteriore incremento termico, favorito anche dall’espansione della zona anticiclonica mediterranea verso latitudini più settentrionali.