Un cut-off in area iberica ha letteralmente “resettato” l’atmosfera ponendola in una fase di cattiva predicibilità; un cut-off che ci ha riportato in queste ore a condizioni prettamente tardo autunnali dopo diversi giorni caratterizzati da un clima più tipico della prima parte di dicembre piuttosto che del mese di novembre e che hanno comportato cieli prevalentemente sereni, estese e diffuse gelate notturne sulle zone pianeggianti del nord e anche nelle vallate interne del centro e t diurne anch’esse più dal sapore da inizio inverno che non tipicamente autunnali.
Ora l’evoluzione appare alquanto caotica: diversi modelli (in primis l’ “europeo” Reading, seguito a ruota da DWD e UKMO) pongono una via d’uscita verso una fase nuovamente invernale, vedendo il sopracitato cut-off traslare verso il mediterraneo centrale sul finire della settimana appena iniziata, con un hp atlantico proteso oltr’alpe dall’atlantico portoghese ai paesi finnici, con richiamo quindi di fredde correnti continentali verso la nostra penisola, grossomodo a partire dai giorni 6/7 dicembre p.v.;
nello stesso tempo andando ad analizzare l’odierna emissione 06 del modello americano GFS, parrebbe proporsi sull’estremo long range una fase di “alta zonalità” dovuta ad un rilassamento del vortice polare e ad una temporanea ripresa di attività da parte del vortice islandese finora totalmente assente dalla scena europea; tale “visione estrema” vedrebbe delle conferme dalla proiezione NAO odierna che, seppur non totalmente “univoca”, sembrebbe propendere per una fase di NAO positiva anche marcata nei prossimi 10/14 gg seppur dalla durata abbastanza breve.
Un “sospirato” riposo dunque dell’hp atlantico dopo tante spinte dinamiche verso l’estremo nord europeo ed atlantico, potrebbe essere in vista, unitamente ad una ripresa di attività del vortice polare alle sue latitudini più “consone” confermata da una fase AO anch’essa positiva.
una pausa che, in “visioni” stagionali, potrebbe anche ritornare buono per l’inverno appena al via da domani 1° dicembre.