Maggio si chiude all’insegna del tempo instabile, sulla falsariga di com’era iniziato. Nonostante le maggiori schiarite di questa mattinata domenicale, una minacciosa perturbazione sta giungendo dall’Europa Centrale: la parte avanzata della fiondata perturbata è già in azione sulla fascia alpina, con precipitazioni maggiormente diffuse e consistenti sui settori di confine centro-occidentali, ove la neve sta cadendo in alta montagna al di sopra dei 2500 metri. Nubi alte innocue si sono già spinte su quasi tutto il Nord e l’Alta Toscana, capaci solamente di velare il cielo, ma per assistere ad un peggioramento sulla Val Padana bisognerà attendere le ore serali e notturne: lo sfondamento del fronte produrrà effetti principalmente sul Triveneto, sull’est della Lombardia e sull’Emilia, mentre il resto del Nord-Ovest sarà saltato dal passaggio perturbato per via dell’orografia con l’ingresso di forti venti di foehn.
Nella giornata di lunedì il fronte freddo scivolerà rapidamente verso il Centro-Sud Peninsulare, interessando più direttamente le regioni del versante adriatico e l’entroterra appenninico. La cartina in basso mostra le precipitazioni attese durante l’intero arco della giornata di lunedì: nell’andamento assai dinamico della giornata, dobbiamo tener conto che in mattinata la maggiore probabilità di fenomenologia di una certa riguarderà dapprima solo le regioni centrali, mentre in serata risulteranno ancora coinvolte principalmente solo le aree del basso versante adriatico. Il passaggio perturbato sarà seguito da correnti sostenute di Tramontana e di Maestrale, che recheranno una certa frescura un po’ insolita per questo imminente debutto schizofrenico dell’Estate Meteorologica. Vento protagonista anche sul Nord, dove il foehn porterà cielo sereno e temperature elevate, a causa dell’effetto di compressione della massa d’aria in discesa forzata dalle valli alpine.
I primi giorni di Giugno saranno in effetti caratterizzati da evidenti strascichi del repentino passaggio perturbato, in quanto un’area ciclonica si andrà a radicare sui Balcani e da qui continuerà a convogliare aria piuttosto fresca soprattutto sui versanti adriatici ed al Meridione, zone dove il tempo si manterrà decisamente instabile con precipitazioni maggiormente probabili sull’entroterra appenninico e nelle ore più calde del giorno.