Un’ondulazione di bassa pressione sta contribuendo ad apportare un cedimento barico sull’Italia Settentrionale, con l’afflusso d’aria umida e conseguenti precipitazioni legate ad una vasta perturbazione. Nella giornata di domani l’onda ciclonico si porterà più direttamente sulle Alpi, contribuendo alla genesi di un minimo barico di natura orografica sull’Alto Adriatico. La lieve saccatura si taglierà rapidamente rispetto al flusso oceanico , pertanto avremo la tipica evoluzione a cut-off con scivolamento tra l’8 ed il 9 Dicembre del vortice lungo l’Adriatico, con un po’ d’instabilità sul Centro-Sud. Nella mappa si può intuire la posizione del vortice nella notte fra martedì e mercoledì, stretto a tenaglia fra due figure anticicloniche in sviluppo, fra cui spicca l’alta pressione russa.
Lo scivolamento del minimo di bassa pressione lungo l’Adriatico contribuirà a far estendere il peggioramento per l’8 Dicembre su alcune zone del Centro-Sud. Non sono previste precipitazioni degne di nota, mentre i fenomeni più intensi interesseranno le Alpi Orientali, ove transiterà in maniera più ravvicinata il vortice freddo in quota che farà calare drasticamente la quota neve a fine evento instabile.
Il nocciolo ciclonico in transito sull’Italia contribuirà a far un po’ da apripista all’aria fredda in avanzamento dalla Russia. La spinta maggiore all’aria fredda sarà tuttavia determinata dall’espansione di un anticiclone di blocco dal Mediterraneo Occidentale alla Penisola Scandinava. L’immagine che vi proponiamo mostra il calo termico (all’altezza di 850 hPa) al momento previsto dal modello GFS per il week-end rispetto allo scenario attuale. La diminuzione termica potrebbe addirittura superare in diverse zone i 10 gradi.