L’alta pressione di origine nord-africana non farà a tempo a salire sugli scudi che sarà costretta a soccombere almeno in parte, di fronte ad un flusso atlantico più ondulato che proverà a conquistare anche il bacino del Mediterraneo. I primi segni dello scorrimento d’aria umida atlantica li stiamo già osservando sullo scenario attuale, ma interesseranno in misura limitata solo il Nord, ove scorre una parziale nuvolosità insignificante che non riesce a causare fenomeni di rilievo.
Il rafforzamento ulteriore della cupola anticiclonica nord-africana trarrà spunto dall’ulteriore affondo di un’onda depressionaria atlantica, al largo della Penisola Iberica. Come sempre, quando si scava una depressione sull’Atlantico Portoghese, ecco che sul Mediterraneo Centro-Occidentale sopraggiunge una risposta di matrice opposta, contraddistinta dall’espansione di un cuneo anticiclonico di matrice sub-tropicale.
Questo tipo di configurazioni bariche portano non solo bel tempo, ma anche valori termici piuttosto elevati. In estate le ondate di caldo più intense sono proprio derivanti dalle frequenti sortite dell’alta pressione nord-africana sul Mediterraneo. Con le dovute proporzioni, in questi giorni assisteremo ad un’ulteriore risalita termica su quasi tutto il Centro-Sud dell’Italia: i valori di temperatura saliranno ben sopramedia, facendo rivivere piccoli scampoli d’Estate.
L’attuale fase anticiclonica non sembra destinata a perdurare troppo a lungo, in quanto l’onda depressionaria atlantica sull’Europa Sud-Occidentale non evolverà a cut-off, ma tenderà invece progressivamente a spostarsi verso levante. Le attuali proiezioni dei modelli matematici indicano che, subito dopo metà settimana, l’onda ciclonica possa parzialmente penetrare in direzione dei mari italiani centro-settentrionali, contribuendo ad apportare un certo peggioramento.
La mappa multimodel a corredo dell’articolo descrive la situazione barica attesa per venerdì 10 Ottobre: si può chiaramente notare come la saccatura atlantica tenderà ad incastonarsi esattamente fra l’alta pressione delle Azzorre, che proverà a riconquistare la Spagna, e la resistenza del cuneo anticiclonico nord-africano sulle estreme regioni meridionali italiane, costretto a traslare ulteriormente verso oriente.
Il previsto ingresso depressionario fra venerdì e sabato potrebbe rappresentare un vero punto di svolta, in quanto il contesto di spiccata variabilità del week-end potrebbe poi essere seguito da ulteriori impulsi perturbati ad inizio settimana, probabilmente con annesse correnti più fredde, le quali accrescerebbero i contrasti in maniera tale da generare fasi depressionarie più consistenti sul Mediterraneo. Insomma, se queste indicazioni sul medio-lungo termine dovessero trovar seguito nei prossimi giorni, la stagione autunnale assumerebbe una veste ben più dinamica e consona col periodo.