Come si può evidenziare dal Satellite, ampi rasserenamenti si sono fatti strada su gran parte del nostro Paese, per merito dell’intrusione del bordo orientale di una struttura anticiclonica e dei venti secchi settentrionali al seguito della perturbazione che si è portata all’estremo Sud: il minimo ciclonico si è infatti andato a collocare tra il Canale d’Otranto, la Grecia e l’Albania, in posizione tale da penalizzare con un po’ d’instabilità le regioni del medio versante adriatico ed il Sud Italia.
Nuovi fronti atlantici si dirigono sull’Ovest Europa, ma l’alta pressione in erezione tra Mediterraneo e Centro Europa ne impedirà ogni possibile avvicinamento verso l’Italia. Quest’espansione anticiclone sta andando a costruire un blocco anticiclonico unico con l’alta pressione termica russa, presupposto fondamentale per la graduale espansione dell’aria fredda dalla Russia verso la Scandinavia e le nazioni confinanti dell’Est Europa.
Un raffreddamento sta già interessando le nazioni baltiche, la Bielorussia e l’Ucraina, oltre alla Russia Europea. Come già sottolineato nei giorni scorsi, la neve sta cadendo a più riprese su Mosca, ma con temperature che non sono ancora certamente così rigide come quelle attese nei prossimi giorni. Nell’immagine in basso un panorama notturno di Misk innevata, in un panorama già buio con temperatura di -1°C.
L’Italia, come già sottolineato, ha risentito di un deciso miglioramento su tutto il Nord e su gran parte delle regioni centrali tirreniche. I cieli sono divenuti molto tersi per l’azione di venti secchi settentrionali, che hanno quindi ripulito da foschie e da inquinanti presenti nei bassi strati. Ecco come si presentava Genova nel tardo mattino, con cielo azzurro grazie alla Tramontana e temperatura mite, di 15-16 gradi.
Splendido soleggiamento anche su tutta la cerchia alpina, come si è potuto apprezzare nell’immagine del Satellite in alto. La recente perturbazione ha comunque portato ulteriori nevicate fino a quote attorno ai 1000 metri sui comparti orientali alpini. L’immagine mostra lo scenario odierno da Pera di Fassa, a 1300 metri, sul cuore delle Dolomiti: spicca notevolmente il cielo terso.
La neve è giunta anche su diverse zone appenniniche, soprattutto quelle esposte ai versanti adriatici. Il livello delle nevicate si è spinto in qualche caso al di sotto dei 1500 metri, come nel caso dei Monti Sibillini, dell’Abruzzo, ma i fiocchi di neve hanno interessato stamane anche Capracotta. Rasserenamenti più ampi sui versanti occidentali dell’Appennino: l’immagine in basso mostra uno scorcio a metà giornata del Terminillo, a miglioramento già avvenuto.