L’aria artica marittima è notoriamente più spessa di quella continentale. Erroneamente, taluni hanno annunciato l’arrivo di Burian, oppure che le caratteristiche dell’aria fredda, da marittima, si sarebbero continentalizzate. L’aria che raggiungerà l’Italia resterà marittima, non essendo generata da un anticiclone termico, ma richiamata da una profonda area di Bassa Pressione che in queste ore sta interessando la Russia europea.
L’aria artica marittima ha uno spessore, dal suolo, di circa 3000/4000 metri, riesce a scavalcare rapidamente i rilievi montuosi e al suo transito nei paesi mediterranei determina forte instabilità, specie quando giunge dopo un periodo di clima mite.
Per domenica 7 alle 12.00 U.T.C, il calo termico alla quota di 850 hPa, circa 1500 metri della libera atmosfera priva di ostacoli, sarà considerevole. Sul Friuli giungerà la -8°C, ovvero almeno 10°C in meno di 24 ore, così la 0°C nel Piemonte, con un calo di 9°C. Sulle Marche arriverà la -5°C contro la +7°C di sabato. In Sardegna la +4°C, contro la +8°C del giorno prima, in Sicilia la +4°C, contro la +10°C.
E’ pertanto eloquente che ci sarà un calo termico considerevole , che al suolo sarà tuttavia apprezzato molto meno (specie sulle regioni nord occidentali), specie nelle località dove non si verificheranno precipitazioni. La parte più attiva dell’irruzione fredda si dirigerà sui Balcani, nel Nord della Romania, il crollo termico a 850 hPa sarà di 20°C.
Il giorno dell’Immacolata, l’irruzione fredda raggiungerà il suo apice, alla quota di 850 hPa inizierà, però ad attenuarsi sulle regioni del settore nord occidentale, mentre sarà piuttosto attiva sul Centro Sud, dove si verificherà anche una fase di maltempo, con neve a bassa quota. L’isoterma 0°C a 850 hPa sfiorerà appena la Sardegna e le Alpi occidentali, che non scenderanno sotto la soglia della +2°C. Farà freddo in Sicilia con isoterma, nel nord della regione a -4°C. La -5°C raggiungerà la Puglia, l’Abruzzo ed il Molise.
In conseguenza di precipitazioni, il rovesciamento dell’aria fredda nei bassi strati, al Sud Italia, sarà piuttosto efficace, e a uno Zero Termico di circa 1000 metri, corrisponderà una quota neve anche inferiore ai 500 metri, con nevischio fin sulle coste del basso Adriatico.
La previsione per il 9 dicembre, presenta alcune novità: una nuova irruzione fredda artica marittima sulla Russia, più intensa della precedente, un forte riscaldamento sull’Austria (+6°C a 850 hPa) e le Venezie, l’espandersi del freddo al Tirreno con un nocciolo freddo di -3.24°C a 850 hPa dovuto al movimento retrogrado del vortice freddo in quota. Nel frattempo si attiverà un richiamo di aria umida dal Mediterraneo occidentale.
Le cause del riscaldamento in Austria, Baviera e su buona parte della Germania, sono difficilmente decifrabili, probabilmente ci sarà un mix di correnti meridionali la presenza di un anticiclone dinamico. Il riscaldamento, comunque, sarà molto meno rilevante nei bassi strati.
Le Correnti Atlantiche torneranno a spirare forti nell’Atlantico del Nord, dove il clima sarà mediamente rigido. E’ evidente la forte presenza del Vortice Polare, tra l’altro responsabile dell’irruzione di aria fredda dell’Immacolata e del gelo intenso in arrivo dall’Artico sulla Russia europea, specialmente nella regione degli Urali. Su questa regione, la presenza del freddo, sarà determinata dalla persistenza di correnti umide che giungeranno direttamente dalla Calotta Polare, per la deviazione verso Nord della Corrente Atlantica.
In Italia, secondo ECMWF, avremo clima tipicamente dicembrino, con freddo di maggiore rilevanza al Centro Sud, dove si potrebbe assistere ad un peggioramento del tempo, per la confluenza dell’aria fredda, con una corrente più mite mediterranea.