Ci risiamo, i modelli matematici di previsione spingono in coma profondo l’Autunno 2009 e soprattutto non danno cenni di avvio dell’Inverno per l’Italia. Nel Mar Mediterraneo e mezza Europa piomba l’Anticiclone infernale, o preferibile il sub-tropicale chiamato in gergo meteofilio “Cammello”.
Per dirla in breve, potremo avere due settimane ininterrotte di Alta Pressione. Segnano questo le mappe dell’autorevole GFS. I grafici che evidenziano la possibilità di piogge sull’Italia sono piatti: propongono pioggerelle passeggere al Nord, mentre la temperatura sarà decisamente superiore alla media. Ed anche l’europeo ECMWF rafforza questa tesi, adducendo che avremo l’Alta Pressione per 10 giorni sull’Italia.
Nelle regioni del Centro Sud sembrerà quasi Estate. Il periodo di bel tempo nulla avrà a che vedere con l’Estate di San Martino, che la tradizione vede come un breve intervallo di bel tempo nella brutta stagione.
Insomma, ci si domanda come mai all’inizio del semestre freddo torni l’Alta Pressione africana, che sia colpa dei cambiamenti climatici?
Certamente i mutamenti del Clima ritoccano le abitudini consolidate nei decenni della posizione tipica delle Alte e Basse Pressioni in tutto il Pianeta, mentre il trend verso il caldo appare molto efficace proprio nel Sud e soprattutto nel Centro dell’Europa, con l’Italia che ne viene a pieno coinvolta.
Durante il periodo invernale dell’ultimo ventennio sembrerebbero più che raddoppiate le presenze dell’anticiclone sub-tropicale sull’Italia, mentre “l’anticiclone infernale” è divenuto un fenomeno abituale durante l’Estate a discapito dell’Anticiclone delle Azzorre, speronato e respinto verso ovest dalle onde d’aria calda in quota che si innescano dal cuore del Sahara.
In breve, l’Alta Pressione che ci interesserà proviene dal Sahara e presenta altissime temperature in quota. Se tal massa d’aria fosse giunta a luglio avremmo giornate di canicola, ma siamo nel semestre freddo, gli effetti della radiazione solare alle nostre latitudini si affievolisce sempre più, sta arrivando l’inverno. Ciò nonostante la temperatura massima nelle regioni pianeggianti della Penisola toccherà spesso i 20°C ed oltre, un valore che sarà di almeno 5 gradi superiore alle medie.
C’è forse da disperarsi come il personaggio della foto che ho scelto per esprimere l’amarezza di questa tendenza? Da ottimista che sono, dopo il caldo mi aspetto che vengano il freddo tipico dell’inverno ed il maltempo, con una Bassa Pressione dall’Atlantico che arrecherà piogge forti in pianura e collina, neve in montagna. Ma anche ciò sarà espressione di qualcosa di grave che ha colpito il Clima, sarà un eccesso del tempo atmosferico, sarà la conseguenza di eventi estremi più acuti probabilmente dovuti all’aumento della temperatura del Pianeta, mentre il freddo Inverno rischia di essere schiacciato a tempi sempre più brevi a fronte di una Primavera che appare anche in pieno Autunno.
Ma anche se l’esperienza insegna che difficilmente – e per fortuna – previsioni meteo così catastrofiche a 10-15 giorni non hanno un buon indice di validità, oggi ci troviamo seduti al capezzale del semestre freddo, con la sensazione di vedere bruciate due settimane di normalità climatica, con l’incognita che nei prati rivestiti di foglie morte sbuchino le margherite, e che la tanta neve caduta sulle Alpi si fonda sotto i 2000 metri, beffando l’ottimismo degli operatori turistici che hanno anticipato l’inizio della stagione sciistica.
Un cenno al coraggio degli operatori della neve vorrei farlo: hanno anticipato l’avvio della stagione come se fossimo ai vecchi tempi, quelli dei primi ‘900, quando si praticava lo sci di fondo dalla periferia di Torino sino a Biella e Varese, in Brianza e fin sino al fondovalle dell’Adige. Mentre è così vicina la pessima esperienza delle Olimpiadi della neve sulle Alpi italiane, dove la ricorrente siccità invernale del clima alpino del nostro ventennio ebbe il sopravvento.
Ci chiediamo, il semestre freddo 2009-2010 sarà figlio dell’estremo? Suggerisco la lettura dei due, tre articoli di Giovanni Staiano:
www.meteogiornale.it/notizia/16607-1-gran-gelo-precoce-in-siberia-diluvio-in-virginia
www.meteogiornale.it/notizia/16596-1-siberia-groenlandia-yukon-il-gelo-avanza-neve-a-pechino
Da questi e tanti altri nostri articoli, emerge la sensazione che in Italia viviamo un periodo strampalato, scrivo ciò anche se nel novembre 2008, di questi tempi, iniziammo a descrivervi l’evoluzione meteo del fine mese che avviò l’inizio di nevicate ragguardevoli sulle nostre Alpi, così imponenti da “pompare” ottimismo anche per la nuova stagione della neve.
Suggerisco la lettura di alcuni articoli del nostro ricco archivio, e via via per i giorni successivi:
www.meteogiornale.it/notizie/g-2008-11-14
www.meteogiornale.it/notizie/g-2008-11-15