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Nuova Zelanda e Sud America: il freddo si vede dagli Oceani!

di Marco Rossi
15 Nov 2009 - 11:11
in Senza categoria
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La mappa delle anomalie termiche degli Oceani meridionali mostra la presenza di aree con temperatura tra i 2 ed i 3°C inferiore alla norma, su Nuova Zelanda ed Argentina. Fonte: weather.unisys.com
In questi giorni si parla molto dell’evento del Nino che pare aver ripreso vigore in concomitanza con le previsioni modellistiche, malgrado le incertezze degli ultimi due mesi quando sembrava indebolirsi inaspettatamente.

Le ultime previsioni sono abbastanza significative: dopo il relativo indebolimento tra settembre ed ottobre, il fascio delle ensemble di previsioni modellistiche sale rapidamente verso l’alto, fino a raggiungere un “picco” di caldo tra la fine di Dicembre e Gennaio 2010.

Nella Regione 3.4 l’anomalia termica massima dovrebbe risultare di circa +2,0°C, facendone un Nino moderato, ed anche piuttosto forte, sempre che le previsioni risultino esatte (ma la probabilità è molto alta).

Solo tra Luglio ed Agosto del prossimo anno le anomalie dovrebbero rientrare completamente nella normalità, dando anzi origine al fenomeno opposto, La Nina, negli ultimi mesi del prossimo anno.

E’ elevata quindi la probabilità che il Nino influenzi il clima invernale del Mediterraneo, ma oggi vogliamo parlare di altre anomalie che stanno interessando i Mari meridionali del nostro Pianeta, in particolare delle anomalie termiche negative che si contrappongono al forte riscaldamento misurato sull’Oceano Pacifico Equatoriale.

Da qualche tempo Nuova Zelanda e Sudamerica stanno attraversando un periodo di freddo fuori stagione, tanto che Ottobre è risultato il più gelido mese Neozelandese dal dopoguerra, ma anche l’Argentina meridionale sta vivendo una lunga Primavera fredda.

Questa mattina si registravano ancora gelate agli aeroporti di Rio Gallegos (-1,5°C), ed a quello assai più settentrionale di Bariloche (-0,5°C), a soli 41° di latitudine sud.

Su quest’ultimo aeroporto, situato ad 845 metri di quota ma ad una latitudine molto bassa, a Novembre si sono già avute 6 gelate, ed è anche nevicato il giorno 05.

A Rio Gallegos si sono avute già 12 gelate in Novembre, contro una norma di solo 1-2 giorno di gelo per questo mese che è l’anticamera dell’Estate per l’Emisfero Meridionale (corrisponde al nostro Maggio).

La media delle minime è infatti attualmente di -0,9°C contro una norma di +4,2°C.

La causa è ben visibile dalla cartina allegata: acque calde si sono addensate ad ovest del Cile, sul Pacifico, diventando così sede di una cellula anticiclonica, mentre le temperature atlantiche sono freddissime ad est dell’Argentina, dove raggiungono anomalie anche di 3°C inferiori alla norma, provocando tali ripetute ondate di freddo da sud.

Al contrario, sul Brasile meridionale, nella zona del Rio Grande do Sul, si stanno alternando ondate di grandi precipitazioni, dovute molto probabilmente all’afflusso di aria umida innescato dal Nino.

Stessa situazione nel comparto Oceanico: un anticiclone sta stazionando sull’Australia, dove si registrano picchi di caldo insoliti, mentre gelide acque ad est della Nuova Zelanda stanno provocando intensi afflussi freddi diretti dall’Antartico verso tale Nazione.

Ieri la temperatura minima dell’aeroporto neozelandese di Queenstown è stata di appena +0,2°C, almeno 7°C inferiore al normale.

Stante le anomalie oceaniche che, per loro natura, tendono a persistere per alcuni mesi, è prevedibile che la prossima Estate sia particolarmente fredda su queste due Nazioni, e probabilmente calda in Australia.

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