Il khamsin è un vento caldo, opprimente e polveroso, che soffia da sud o sudest in Nord Africa, particolarmente in Egitto, sulle coste del Mediterraneo orientale e nella Penisola Arabica. Il khamsin non è un monsone, non soffia cioè più o meno costante per lunghi periodi di tempo, ma si attiva a intermittenza, nel periodo compreso tra il tardo inverno e l’inizio dell’estate, ma più frequentemente tra aprile e la prima metà di giugno.
E’un vento essenzialmente da sud sull’Egitto, soffiando dal deserto del Sahara, mentre proviene in prevalenza da est (o sudest) sul deserto del Negev (Israele meridionale) e parte dell’Arabia Saudita. Il termine si applica anche ai venti forti da sud o da sudovest che spirano sul Mar Rosso.
Come lo scirocco, il khamsin soffia in genere davanti a una depressione che si muove verso est o nordest nel Mare Mediterraneo o attraverso il Nord Africa, con alta pressione più a est. Il nome deriva dall’arabo khamsun o hamsin, che significa cinquanta. Questo è infatti il numero approssimato di giorni durante i quali esso soffia.
Meno frequentemente il khamsin può spirare anche in inverno, come vento relativamente freddo, sempre portatore di sabbia e polvere.
In altre parti del Mediterraneo venti aventi origine simile sono conosciuti come leveche, scirocco e ghibli.
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