Sta per giungere ormai al capolinea l’avventura di questa figura anticiclonica nord-africana, capace nell’ultimo periodo di riportare idealmente indietro il calendario di almeno due mesi, visto che le temperature hanno toccato punte da fine estate, specie laddove il soleggiamento è stato più incisivo. Non è però ancora arrivato il momento dell’avvento delle vere e proprie perturbazioni autunnali: per un ritorno alla normalità bisognerà ancora attendere parecchi giorni.
Le ultime emissioni modellistiche di questa mattina confermano la conclusione del dominio anticiclonico nord-africano, ma l’attacco nord-atlantico che giungerà a fine week-end sarà tuttavia del tutto transitorio, essendo seguito da una nuova rimonta anticiclonica, questa volta di stampo più azzorriana. L’ansa ciclonica atlantica colpirà più direttamente il Nord, dove saranno maggiori i contrasti termici derivanti dall’ingresso di masse d’aria più fredde in quota in particolar modo sulle Alpi e sul Triveneto.
La perturbazione scivolerà attenuata sui versanti orientali della Penisola, ma al momento non sono ipotizzati fenomeni di rilievo, visto che l’anticiclone delle Azzorre premerà da ovest. Un attacco più convinto all’alta pressione potrebbe giungere entro fine mese, per opera di un’intensa depressione atlantica che andrebbe ad erodere il promontorio anticiclonico oceanico. Novembre si chiuderà tuttavia nella mitezza, in quanto l’ipotetico peggioramento di fine mese, da confermare, non sarà tuttavia accompagnato dall’intrusione di masse d’aria fredda e sarà anzi preceduto da un contributo d’aria umida afromediterranea, che relegherà la neve sulle Alpi a quote abbastanza elevate. Ma per i dettagli rimandiamo il discorso a quando le proiezioni a lungo termine avranno un maggiore peso in termini d’affidabilità.