Le condizioni meteo stanno nettamente migliorando sul nostro Paese, in virtù di una progressiva spinta anticiclonica proveniente dal Vicino Atlantico. Ormai appare chiara la demarcazione in due blocchi contrapposti del dominio anticiclonico sulle medie-basse latitudini dell’Ovest Europa rispetto alla fascia depressionaria che domina più a nord, con il treno delle perturbazioni atlantiche.
L’attività depressionaria atlantica si è andata notevolmente rafforzando tra l’Islanda ed il Mar di Norvegia, tanto da presente una tipica configurazione ad occhiale. Il minimo barico principale, posto a sud dell’Islanda, è atteso in ulteriore approfondimento nelle prossime ore con ulteriore crescita del gradiente barico che favorirà l’arrivo di venti tempestosi occidentali verso le coste britanniche esposte della Scozia e dell’Irlanda.
Questo rafforzamento della Depressione Semipermanente d’Islanda ha accelerato inevitabilmente l’intensità della corrente a getto, con scarsi cenni alle ondulazioni meridiani. Questo ha lasciato campo libero all’Alta Pressione delle Azzorre, facilitandone notevolmente la propria espansione verso levante, come sta attualmente avvenendo.
La struttura anticiclonica ha portato i propri massimi in quota ormai in direzione della Penisola Iberica e dal Satellite appare chiara l’impronta dell’area stabilizzante ormai anche su tutta la Francia e sul bacino occidentale del Mediterraneo, compresi i settori del Nord Africa. L’Anticiclone, apportando aria più calda in quota, favorisce il riscaldamento per opera del forte soleggiamento e della compressione della massa d’aria verso il basso: anche oggi non mancano picchi praticamente estivi di circa 30 gradi tra la Spagna ed il Portogallo.
Il nostro Paese è invece ancora interessato dal bordo orientale dell’Anticiclone che non garantisce ancora una totale protezione. Non a caso il Meteosat mette in evidenza dei passaggi nuvolosi che, nonostante l’evidenza, risultano in realtà privi di consistenza e risultano essere la parte meno attiva dei sistemi nuvolosi in scorrimento sulla Penisola Balcanica. Si tratta di nubi in genere cirriformi e stratiformi, che non causano effetti di rilievo per via del progressivo rinforzo dell’alta pressione che gradualmente ne comporterà il dissolvimento.
Sulle zone interne montuose del Centro-Sud non mancano invece nubi un po’ più minacciose in queste ore più calde, poiché su queste aree la struttura anticiclonica è ancora un po’ fragile alle alte quote ed è presente residua aria fresca in quota, apportata dall’intrusione delle masse d’aria instabili penetrate nella giornata di ieri. Al momento qualche focolaio temporalesco è segnalato nei pressi del comprensorio della Sila, in Calabria, mentre qualche isolato rovescio, senza attività elettrica, interessa le restanti zone appenniniche centro-meridionali, compreso l’entroterra abruzzese.
Le temperature stentano ancora ad aumentare, in parte per la nuvolosità presente che ha limitato il soleggiamento. I valori più alti si sono toccati in Sardegna, con punte di 25 gradi, e su taluni settori del Nord (23-24 gradi), a causa di locali episodi di correnti di caduta dai rilievi alpini. La prevista fase soleggiata si accompagnerà ad un ulteriore progressivo aumento termico, favorito dall’arrivo di masse d’aria più calde di origine sub-tropicale. I picchi termici maggiori si toccheranno sulle zone interne vallive e pianure del Nord, mentre le fasce costiere beneficeranno del respiro più fresco del mare, con l’attivazione di vivaci brezze diurne.