Dopo la grande ondata di freddo di Luglio, nel corso della quale era nevicato a latitudini tropicali, l’Inverno sudamericano è trascorso abbastanza tranquillo, senza scossoni ulteriori.
Ma ecco che, all’inizio della Primavera meteorologica (oppure nel finale dell’Inverno astronomico, a seconda dei punti di vista), si è riformato il famoso “blocco anticiclonico” al largo delle coste cilene (massimo di 1037 hPa attorno ai 38° di Latitudine sud), condizione indispensabile perché le maggiori ondate di Aria Antartica possano incunearsi verso nord.
Così, masse d’aria gelida (isoterme attorno ai -5°C ad 850 hPa ), sono riuscite ad avanzare fino ai confini con l’Uruguay, portando una severissima ondata di maltempo, a causa dei contrasti termici molto elevati ( su queste zone oramai stazionavano masse calde primaverili di ben 20°C più elevate).-
Di conseguenza, si sono sviluppati violenti nubifragi e violentissime raffiche di vento.
Riguardo alle precipitazioni, negli ultimi tre giorni sono caduti 76 mm di pioggia all’aeroporto argentino di Bolivar, dove la temperatura ha fatto un crollo record, dai +35,4°C misurati il 30 Agosto scorso ai +2,7°C misurati ieri mattina.
Nel Brasile meridionale, questa mattina, si sono registrati quantitativi di pioggia pari a 59,5 mm ad Irai, 45 mm a Porto Alegre, 67,7 mm a Bom Jesu, 107,0 mm a Campos Novos, 154 mm di pioggia ad Irati, ed 83,0 mm di pioggia all’aeroporto di San Paulo.
Riguardo ai venti forti, un tornado è stato segnalato lunedì scorso sulla regione brasiliana del Rio Grande do Sul, tra Bage e Pelotas, soprattutto nel comune di Santa Caterina Guaraciaba, dove centinaia di alberi sono stati sradicati, case in muratura distrutte, oggetti pesantissimi trasportati a grande distanza.
Le temperature sono crollate al di sotto dello zero su tutta l’Argentina centro meridionale, con una punta minima di -8,0°C registrata all’aeroporto di Bariloque.