L’elemento saliente a breve termine.
Un nucleo di aria instabile giungerà nelle regioni Settentrionali determinano un guasto del tempo nel weekend. Le masse umide oceaniche riusciranno in parte a scalfire la figura anticiclonica che domina sul Mediterraneo, traghettando qualche temporale lungo la dorsale appenninica.
L’elemento saliente a medio termine.
In settimana il tempo è destinato a migliorare iniziando dalle regioni Settentrionali, ove s’affaccerà un campo di Alta Pressione. Un po’ d’instabilità dovrebbe interessare le aree interne dell’Appennino centro meridionali, grazie all’intrusione delle correnti più fresche mosse del nucleo instabile sui Balcani.
L’elemento saliente a lungo termine.
La ruota depressionaria oceanica potrebbe scalzare, portandosi ad est, quel nucleo anticiclonico in fase di isolamento sulla Penisola Scandinava.
Il trend a lungo termine:
Si conferma in tal modo un calo in latitudine del flusso instabile oceanico, che riprenderebbe a lambire l’arco alpino. Tuttavia una spinta anticiclonica sull’Europa occidentale potrebbe convogliare le perturbazioni verso il Mediterraneo, determinando in tal modo quel declino stagionale menzionato in sede titolare.
Elementi di incertezza:
L’evoluzione succitata è legata a doppio filo ai movimenti dell’ampia struttura ciclonica stazionante tra le Isole Britanniche e l’Islanda. Qualora dovesse percorrere strade più orientali lo scenario ipotizzato pocanzi avrebbe modo di concretizzarsi a ridosso dell’ultima decade mensile. Tuttavia non escludiamo che le condizioni meteo possano proseguire sulla falsa riga dell’ultima periodo, proponendo un’alternanza tra fasi anticicloniche con caldo moderato e repentine tregue fresche di matrice atlantica.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi dei vari diagrammi termico-barici evidenzia un range termico prossimo alla normalità su tutte le aree peninsulari. Temperature che potrebbero mantenersi in linea con la media stagionale sino a fine mese, tuttavia le sorprese verso l’alto o verso il basso potrebbero essere sempre dietro l’angolo.
Per quel che concerne l’aspetto precipitativo notiamo la comparsa di fenomeni un po’ più diffusi dopo Ferragosto. I temporali potrebbero interessare non solo le zone alpine, ma anche quelle appenniniche, a conferma dell’abbassamento in latitudine del flusso instabile oceanico.
Focus: evoluzione sino al 20 agosto 2009
Da domani i temporali conquisteranno gradualmente tutte le regioni Settentrionali, tra sabato e domenica giungeranno con estrema facilità anche in Val Padana e in vari tratti costieri. Qualche acquazzone bagnerà anche la dorsale appenninica, soprattutto nell’ultima giornata del fine settimana, ma al Centro Sud e nelle due Isole il tempo sarà tutto sommato bello. Instabilità che in avvio di settimana dovrebbe liberare il Settentrione, mentre interesserebbe ancora varie zone dell’Appennino centro meridionale.
A seguire probabile una nuova fase di bel tempo che ci farebbe compagnia anche a Ferragosto. I temporali dovrebbero interessare principalmente le Alpi, altrove a parte qualche nube sui rilievi avremo tanto sole e temperature in linea con la media stagionale. Verso la conclusione dello step previsionale potrebbero invece crearsi i presupposti per un’accentuazione dell’instabilità ad opera dell’aria fresca oceanica.
Evoluzione sino al 25 agosto 2009
L’ultima parte del mese, confermando la linea evolutiva tracciata nel precedente editoriale, potrebbe rivelarsi fresca e localmente instabile.
In conclusione.
Concludiamo le analisi settimanali evidenziando l’estrema dinamicità che sta caratterizzando l’Estate 2009. Fasi anticicloniche alternate a repentine tregue oceaniche, talvolta fresche e pregne di forti temporali. Agosto potrebbe tuttavia trovare un suo naturale equilibrio, che ci traghetterebbe in seno ad un lento declino stagionale.