Dopo anni di siccità la Liguria sta vivendo una stagione autunnale/invernale straordinariamente piovosa e nevosa. I dati della stazione di Villa Cambiaso di Genova parlano chiaro: da inizio ottobre sono caduti sulla città più di 1000 mm di pioggia, vale a dire circa l’80% del totale atteso in un anno. Inferiori ma comunque notevoli, gli accumuli alla stazione dell’Aeroporto di Sestri, dove nello stesso periodo di millimetri ne sono caduti 754, il 75% della media annuale negli ultimi 20 anni.
Ma in tutta la regione pioggia e neve stanno caratterizzando gli ultimi mesi. Eccezionali gli accumuli nevosi nell’entroterra padano savonese e genovese. La zona più colpita, a bassa quota, è stata quella delle Bormide nel savonese, ma anche le valli Stura e Scrivia nel genovese. Tutte zone in cui fino al fondo valle (300/400 metri di quota), la neve caduta ha superato i 2 metri, sfiorando anche i 3.
Eventi alluvionali hanno colpito le valli del Tigullio e dello Spezzino. Le piene dell’Entella a Chiavari e del Magra al confine con la Toscana, sono i due episodi di maggiore rilevanza. Numerose, anche nelle ultime ore, le frane che hanno interrotto o reso difficoltosi i collegamenti di importanti arterie di comunicazione, stradali ed anche ferroviarie.
E come non ricordare le frequentissime mareggiate che hanno colpito, iniziando da fine ottobre, tutte le coste della Liguria, prima la Riviera di Levante, poi più recentemente, anche quella di Ponente, e che hanno causato oltre a danni per milioni di euro, anche l’interruzione per circa due mesi del servizio di navebus che collega il centro di Genova alla sua periferia di ponente.
Quattro mesi di forte dinamicità atmosferica, causa un’anomala persistenza delle basse pressioni atlantiche e di un’elevata attività del Vortice Canadese, che hanno scavato a più riprese minimi secondari sul Mar Ligure, sul settore delle Baleari, o su quello tirrenico, con venti disposti prevalentemente da libeccio e da scirocco in quota, ma spesso da tramontana al suolo. In ogni caso tutte situazioni favorevoli a maltempo pesante sulla regione ligure. Quattro mesi, che tra i non giovanissimi, hanno riportato alla memoria certe annate degli anni ’70, a Genova il decennio più piovoso degli ultimi 150 anni.
Diversamente da quanto potrebbe essere percepito, non è stato un periodo molto freddo, sebbene più freddo della media, soprattutto della media degli ultimi 20 anni. Non ci sono state sulla costa nevicate con grandi accumuli, come quelle ad esempio del gennaio 2006 o del marzo 2005, ma ha nevicato a più riprese su Genova, sebbene in centro città solo la nevicata del 7 gennaio abbia prodotto un minimo accumulo. Diversa la situazione nella periferia interna di Genova e nei quartieri collinari, dove la neve è caduta fin da fine novembre (per la prima volta dal 1985) e poi almeno in un’occasione in tutti i successivi mesi fino all’attuale, con accumuli totali che nelle medie Val Bisagno e Val Polcevera, hanno raggiunto circa i 40 cm a 150/200 metri di quota. Ma grandi nevicate sono cadute sui monti, per la gioia degli operatori delle stazioni sciistiche di Mònesi e Santo Stefano d’Aveto, a partire dai 600/700 metri sul versante marittimo genovese e savonese (quote in media più alte su imperiese, ponente savonese, levante genovese e spezzino) e sul versante padano, dove quasi tutte le perturbazioni hanno causato precipitazioni nevose fino a fondovalle. E’ questa infatti una zona in cui il cuscino freddo resiste all’attacco dei venti meridionali, ed anzi attraverso i bassi valichi che la dividono dal versante marittimo, quando soffia scirocco sull’Adriatico e vento da Est/Nord-Est su Piemonte e Lombardia, trasporta la sua aria fredda fin su Genova e Savona con quel vento noto come Tramontana Scura.
Concludiamo con una breve cronaca delle ultime ore, ancora sotto piogge, vento e temporali anche intensi, questa volta accompagnati da temperature miti e quota neve molto elevata. Rovesci di pioggia stanno interessando ancora questa mattina varie zone liguri, e nelle ultime 48 ore si sono avuti accumuli di circa 40 mm su Sanremo e Imperia, di 60 su Albenga e Finale Ligure, di circa 70 su Savona, tra 60 e 80 su Genova (ma con punte oltre i 100 nella zona di Voltri), di circa 70 nel Tigullio (Rapallo/Chiavari/Sestri Levante) e nelle Cinque Terre, e di oltre 100 sulla Spezia, città colpita questa notte da un violento nubifragio con annessi allagamenti. Ancora più piovoso l’entroterra di centro-levante, con punte di 180 mm in alta Val Polcevera, 150 tra Val Fontanabuona, Val d’Aveto e Val di Vara, ed addirittura 250 mm in Val Trebbia.
Le piogge dovrebbero cessare entro domani, poi a metà settimana transiterà una nuova perturbazione, ma con effetti che dovrebbero essere piuttosto blandi, forse nulli sul Ponente, e che sarà seguita dall’ingresso di aria più fredda. Si dovrebbe successivamente aprire un periodo di almeno cinque/sette giorni senza precipitazioni, ma caratterizzato da temperature sotto la norma, causa il blocco che l’Anticiclone delle Azzorre opporrà all’ingresso delle perturbazioni atlantiche e la conseguente aria fredda che dall’Artico scenderà verso il Centro Europa.