Chaba, già supertifone poi depressione tropicale, è ora diventato un ciclone extra-tropicale. Nel suo movimento verso nordest, attraverso la parte meridionale del Mare di Okhotsk, Chaba ha comunque lasciato una scia di forti venti e intensi rovesci sul nord del Giappone, ma anche sull’Isola di Sahalin e sulle Curili. Pogranichnoe, sull’isola di Sahalin (Russia orientale) ha registrato 166 mm di pioggia nelle 24 ore antecedenti le 12 GMT di mercoledì 1 settembre.
Songda, su cui ora si accentrano le attenzioni nel Pacifico, è un tifone di categoria 4, ma si avvia a diventare di categoria 5. Il 31 agosto ha perso 30 hpa in 24 ore. Alle 18 GMT del 31 agosto era centrato a 17,8°N 146,7°E, a nordest di Guam, con una pressione centrale di 910 hpa, venti sostenuti di 130 nodi (240 km/h) e raffiche a 160 nodi (296 km/h). L’altezza delle onde raggiungeva i 13 metri e la tempesta si muoveva verso nordovest a 16 nodi, diretta verso il Giappone.
Howard è l’ultima tempesta tropicale formatasi sul Pacifico orientale. Nel tardo pomeriggio di martedì (ora EDT) era centrato 420 miglia a sudovest di Manzanillo, Messico. La tempesta si muoveva verso ovest-nordovest a 13 mph, con venti sostenuti di 65 mph. La previsione era per un rinforzo e un ulteriore spostamento verso nordovest, con possibile interessamento delle Isole Revillagigedo (Messico).
In Atlantico, l’uragano Frances prosegue la corsa verso ovest/nordovest. Nella giornata del 1° settembre l’intensità dei venti sostenuti si è mantenuta stazionaria a circa 220 km/h. Dalla sequenza degli scatti satellitari si è visto che l’uragano ha compiuto un ciclo di rimpiazzo dell’occhio, che temporaneamente si era quasi completamente chiuso. Al termine del ciclo di “sostituzione” dell’occhio (6-12 ore) potrebbe essere possibile un ulteriore ingrandimento del sistema con rinforzo dei venti fino a raggiungere categoria 5. Frances, che ha preso “di striscio” l’isola di Haiti (appena più coinvolta la parte est, quella politicamente appartenente alla Repubblica Dominicana), quindi nella serata di ieri (ora GMT) le isole di Turk e Caicos, entro 24-36 ore investirà le isole Bahamas per poi proseguire molto probabilmente verso la costa orientale della Florida.
E’poi probabile, ma attualmente da verificare, che Frances risalga, seppure indebolita, tutta la costa orientale degli Stati Uniti. Si tratta comunque di una tempesta potenzialmente pericolosa per molte regioni fittamente abitate.
Alle 18 GMT del 1 settembre Frances era centrato a 21,7°N 69,8°W, 135 km a est di Grand Turk, con pressione centrale di 941 hpa, venti sostenuti di 222 km/h, con raffiche di 268, altezza onde di 12 metri. A quell’ora la tempesta si spostava verso ovest-nordovest a 27 km/h, diretta appunto verso le Bahamas.