Il paragone con il 1998 è d’obbligo, visto che la presenza di un Nino incipiente ha fatto sì che la stagione estiva 2009 sia appena inferiore, come caldo, a quella di quell’anno ugualmente caratterizzato da un forte evento di Nino.
I mesi di Giugno e di Luglio 2009 si sono infatti conclusi con un’ anomalia termica, rispettivamente, di +0,64° e +0,60°C (combinando Oceano + Terraferma), che rappresentano i valori termici estivi più elevati, a livello globale, da quelli misurati proprio nel 1998 (quando furono di +0,68° e +0,70°C rispetto alla norma 1951-80).
E’ quindi evidente l’incidenza del Nino sulle attuali temperature globali, ed il fatto che le previsioni ne confermino la permanenza fino alla Primavera 2010 rende probabile un’impennata termica piuttosto duratura.
Dopo i primi sette mesi del 2009, l’anno presenta un’anomalia termica globale di +0,52°C, più elevata rispetto al 2008 (+0,39°C), ma più bassa rispetto al 2007 (+0,62°C), ed anche rispetto al 2005, per ora l’anno più caldo registratosi (+0,60°C nei primi sette mesi).
Attendiamo dunque, per un giudizio definitivo, l’andamento dei prossimi cinque mesi.
Intanto, il Luglio 2009 risulta essere stato molto caldo soprattutto ai Poli: il Polo Sud è rimasto sopra la norma di +2,6°C come media continentale, ma anche il Polo Nord ha vissuto un’anomalia media di +1,2°C in particolare sul settore artico Nord Americano e sulla Groenlandia.
Anomalie termiche contenute altrove: sono risultate calde in particolare l’Europa ed il Nord Africa, l’Alaska e parte dell’Asia Centrale.
Sono risultate decisamente freddi il Sud America ed il Nord America, che sta vivendo un’Estate fresca decisamente degna dei tempi passati della PEG (anomalie termiche di Luglio pari a 2-4°C al di sotto della norma).