La parziale distensione dell’anticiclone delle azzorre verso nord, ha favorito la discesa di un blocco di aria fredda di origine scandinava, che scivolando lungo il bordo orientale dell’anticiclone ha pilotato un fronte freddo da NW.
Le proiezioni modellistiche sino ad un paio di giorni prima, davano la pressoche totale esclusione delle regioni di nord ovest da qualsiasi tipo di fenomeno a causa del riparo offerto dalla catena alpina.
Secondo tali emissioni la Lombardia, il Piemonte sarebbero state interessate durante tutto il corso dell’episodio da correnti di fohen, ed indirettamente anche la Liguria con temperature particolarmente miti durante l’episodio e cieli tersi.
Solo 48 ore prima dall’inizio degli eventi si è potuto cominciare ad intuire che qualche fenomeno avrebbe potuto interessare anche la Liguria, soprattutto quella di levante.
Il modello gfs dava delle velocità verticali accettabili, soprattutto nel levante della regione e nel contempo l’arrivo di una parte della massa d’aria fredda anche dalla porta del Rodano, con la -20 a 500hpa sopra il mar ligure.
I modelli prevedevano un maggiore coinvolgimento del settore orientale della regione, ove la divergenza in quota era sicuramente maggiore, anche se, il picco assoluto come intensità di fenomeni era previsto per il triveneto e le regioni adriatiche, ed effettivamente così è stato.
Durante la mattinata del 24 settembre l’accumulo dell’aria fredda al di là dell’arco alpino a causa della sua maggiore densità, ha provocato un aumento piuttosto vistoso della pressione sul versante nord alpino e nel contempo, a precedere l’entrata del foehn, una diminuzione abbastanza marcata sul versante meridionale e la pianura padana.
Durante la mattinata l’aria fredda in quota ha iniziato a traboccare dall’arco alpino occidentale, dando luogo a moderati venti di caduta sull’alto Piemonte e l’alta Lombardia, dove gli effetti del passaggio del fronte freddo non si sono avvertiti.
A Genova sino al primo pomeriggio hanno prevalso venti di matrice meridionale umidi che condensavano grosse nubi di stampo marittimo sottocosta, in alcune zone vi sono state precipitazioni sin dalla mattinata, ma generalmente isolate.
A partire dal primo pomeriggio, il brusco inserimento dell’aria fredda in quota ha datto origine ad una serie di temporali, i primi avvenuti già poco dopo il mezzogiorno segnatamente nell’appennino orientale. L’avanzata dell’aria fresca anche al suolo, proveniente dalla pianura padana orientale ha dato ulteriore surplus energetico al fronte, che muovendosi verso sud, è andato rapidamente riorganizzandosi lungo l’appennino anche alle spalle della città.
Sono circa le 15:00 quando anche vicino Genova la situazione comincia a cambiare, in direzione dell’appennino il cielo si fa scuro e si odono i primi tuoni, subito lontani e frequenti, poi rapidamente si fanno più vicini, e nel giro di 20 minuti la situazione peggiora anche in città. I tuoni si fanno forti e fragorosi, i primi goccioloni iniziano a cadere, ma tuttavia ancora per qualche minuto il vento resta a componente meridionale.
Ma il fronte avanza rapido e neanche 20 minuti dopo l’inizio dei fenomeni le correnti in quota sono già cambiate, ora i grossi fractocumuli alla base del temporale puntano decisi il mare andando ad alimentare l’outflow del temporale stesso. Nel giro di mezz’ora la parte più intensa del sistema è già slittata verso sud, la pioggia si fa debole e da nord ovest avanzano rapidamente le schiarite.
L’aria particolarmente secca al di là del fronte provoca un rapido dissolvimento delle nubi con ritorno del cielo sereno nel giro di appena un paio d’ore, associato ad un crollo dell’ur, passata da valori vicini al 90% poco prima del temporale, a valori di circa 35% delle 19:00.
La temperatura anch’essa subisce un calo, passando dai 23 gradi del primo pomeriggio ai 17 delle 16:30, quasi al termine dei fenomeni.
L’aumento della pressione che in seguito ha interessato anche i versanti sud alpini ha apportato un rapido miglioramento anche sul resto del nord, ed anche sul trivineto, maggiormente colpito dai fenomeni intensi.