Un’ondulazione di matrice nord-atlantica, in transito sui settori centro-occidentali europei, è direttamente responsabile della fine del dominio anticiclonico nord-africano sul cuore del Mediterraneo. Il transito dell’onda ciclonica sta facendo sentire i propri effetti sulle nostre regioni, mentre l’espansione dell’alta pressione verso la Penisola Iberica ha fatto ulteriormente venir meno i presupposti barici che tenevano in attività la cupola anticiclonica d’estrazione nord-africana.
L’effetto più rilevante, connesso al transito di questa modesta curvatura ciclonica, è sicuramente legato alle temperature, crollate di diversi gradi un po’ ovunque e solo al Sud resistono gli ultimi refoli d’aria calda dai quadranti meridionali. La svolta che sta attualmente maturando potrebbe essere importante ed incidere sull’evoluzione prevista per il periodo di fine maggio ed inizio Giugno, coincidente con l’avvio dell’estate meteorologico.
In base alle ultime proiezioni fornite dal modello di Reading, nel week-end si andrà a consolidare la migrazione dell’alta pressione oceanica verso alte latitudini. I massimi della struttura di alta pressione dovrebbero infatti andare a collocarsi sul cuore della Penisola Scandinava e questo andrà a determinare l’affondo di un vortice di bassa pressione verso l’Europa Centro-Orientale e le zone alpine.
Tale struttura ciclonica, in precedenza collegata alle onde perturbate atlantiche in scorrimento ad alte latitudini, verrà proprio tagliato dalla spinta anticiclonica verso le terre scandinave. Il perno del vortice ciclonico dovrebbe collocarsi in vicinanza delle Alpi Orientali, ma l’influenza instabile potrebbe coinvolgere gran parte del Nord. Sul resto d’Italia avremo probabilmente molto più sole, ma in un contesto termico decisamente normale per il periodo. Non è tuttavia facile stilare una previsione dotata di una certa affidabilità, viste le incertezze sull’effettiva collocazione del minimo ciclonico.
La vera novità odierna è rappresentata dal fatto che le ECMWF, a differenza degli altri modelli (in particolare le mappe americane GFS), delinea la probabile persistenza dell’influenza fresca ed un po’ instabile anche nella prima parte della prossima settimana, a scapito di quella che doveva essere una probabile fase caratterizzata da una importante rimonta anticiclonica di matrice sub-tropicale.
Tutto è ancora in ballo, ma vediamo come mai per le ECMWF potrebbe slittare la definitiva guarigione barica sul Mediterraneo ed il ritorno verso condizioni pienamente estive. Sui meridiani occidentali europei dovrebbe infatti mantenersi radicato un promontorio anticiclonico anche ad inizio settimana, il quale riuscirà a mantenere una saccatura atlantica ben al largo dell’Atlantico Portoghese.
Solamente un eventuale rapido colmamento del vortice ciclonico appena a nord delle Alpi potrebbe consentire l’elevazione dell’alta pressione sub-tropicale sul Mediterraneo Centrale ed il conseguente avvicinamento alla Penisola Iberica della falla ciclonica. Questa ipotesi al momento non è avvalorata dalle mappe ECMWF appena analizzate, ma resta perfettamente in piedi. Nei prossimi giorni si potrà meglio intuire se davvero l’alta pressione nord-africana non riuscirà a tornare protagonista nei primi giorni di Giugno, oppure se è semplicemente stata un’errata soluzione ottenuta quest’oggi dai calcoli del modello inglese.