L’elemento saliente a breve termine.
La fiammata primaverile sta volgendo al termine, l’alta delle Azzorre, in Oceano, muove passi verso nord, costringendo il flusso freddo polare a scivolare verso sud. L’Europa settentrionale è alle prese con un deciso calo termico e prime nevicate, tra domani e dopo il Mediterraneo sarà sede marcatamente depressionaria. Torneranno piogge, rovesci, neve a bassa quota, persino locali temporali.
L’elemento saliente a medio termine.
Una ferita barica che potrebbe mostrare particolari difficoltà nel guarire. L’isolamento ciclonico sui nostri bacini potrebbe infatti fungere da richiamo ad una nuova ondulazione ciclonica settentrionale, probabilmente meno fredda della precedente ma comunque in grado di tenere vive condizioni di spiccata instabilità. Potrebbe poi seguire un temporaneo miglioramento ad opera di ingerenza anticiclonica sud occidentale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il concetto di temporaneità è insito nella permanenza ciclonica tra penisola scandinava e Russi europea, così come nel naturale indebolimento polare nell’Atlantico canadese.
Il trend a lungo termine:
Tutti elementi configurativi che confermerebbero quella dinamicità marzolina menzionata svariate volte durante gli ultimi editoriali. E che potrebbe, il condizionale è d’obbligo, proporre un nuovo “grido invernale” in prossimità delle festività Pasquali.
Elementi di incertezza:
Il poter valutare scenari barici inseribili in scambi meridiani di calore è un esercizio particolarmente complesso. Sappiamo quante e quali siano le variabili che possono modificare, nettamente, le condizioni meteo in seno al Mediterraneo.
Le principali sono date dalla disposizione dell’alta pressione azzorriana in Oceano e dal grado d’azione ciclonica polare sulla porzione d’Atlantico canadese.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi del diagramma termico-barico evidenzia un picco termico negativo tra il breve ed il medio periodo, a cui faranno da contro altare precipitazioni significative.
Dovrebbe seguire un aumento delle temperature, potrebbero permanere invece locali fenomeni. A più lungo termine è bene sottolineare come alcuni membri previsionali tendano decisamente al ribasso. Sintomo che la vivacità stagionale potrebbe mostrarsi quanto mai accentuata.
Focus: evoluzione sino al 16 marzo 2008
Il primo step previsionale è quello che ci condurrà all’ingresso del nuovo week end. Un percorso settimanale caratterizzato da condizioni meteo invernali, dapprima al centro nord, successivamente al centro sud. L’ingresso della saccatura artico-marittima, che potrebbe isolarsi in quota tra Tirreno centrale e Ionio, porterà un marcato calo termico, rovesci, piogge, qualche temporale e nevicate sui rilievi sino a quote basse.
Seguirebbe un temporaneo miglioramento, in particolare sui settori occidentali peninsulari, ad opera di alta pressione delle Azzorre. Tuttavia la stabilità dovrebbe rivelarsi transitoria, in attesa dell’ingresso di un nuovo nucleo ciclonico proveniente dal nord Atlantico.
Evoluzione sino al 21 marzo 2008
La fase dinamica potrebbe poi portarci un nuovo miglioramento, tuttavia non è da escludere che l’inizio della seconda decade possa manifestare sembianze decisamente invernali.
In conclusione.
L’editoriale di inizio settimana conferma la tendenza barica votata all’estrema dinamicità mensile. Evoluzione che potrebbe confermare marzo quale mese pazzerello, sovente ricco di spunti prettamente invernali.