L’ondata perturbata di stampo invernale attanaglia da due giorni l’Italia. Notevoli gli effetti in termini di calo delle temperatura, vento, pioggia o neve, ma al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è in atto sul “Bel Paese” alcuna ondata di grande gelo.
La temperatura media di oggi 6 marzo in Italia pari a +6.1°C è stata soltanto 1 grado inferiore alla media della prima decade di marzo, sebbene in calo di quasi 7 gradi rispetto a quella, molto elevata, registrata il 2 marzo. Piuttosto che in termini assoluti si può dunque parlare di freddo in termini relativi, rispetto alla situazione pregressa, con cali termici in alcune zone anche di 15/20 gradi rispetto a tre giorni fa. Ma per un confronto coi valori assoluti si sappia che durante la grande ondata di gelo del marzo 2005 la temperatura media registrata il 1° marzo fu -0.5°C e nessuna giornata fino al 12 marzo ebbe temperatura media superiore ai 6 gradi.
L’isolamento in cut-off della saccatura artica con minimo semistazionario a cavallo della Sardegna e in lento movimento verso il bacino tirrenico meridionale, ha prodotto invece effetti localmente importanti in termini di precipitazioni e vento. Oggi è stata la giornata della bora a Trieste, con raffiche a 150 km/h, ma anche in altre zone del Triveneto i venti di bora hanno soffiato con forte intensità. Forti venti di tramontana anche su Genova e la Riviera Ligure, così come in Toscana. In Puglia ha invece prevalso il richiamo sciroccale, apportatore di forte vento e tepore specie sul Salento.
La neve è caduta a quote medio-basse nella Sardegna settentrionale e sull’Appennino settentrionale, la pioggia l’ha fatta da padrone alle quote più basse, con quota neve via via crescente scendendo verso sud, in particolare su Sardegna, Sicilia, medio-basso versante tirrenico e medio versante adriatico. Di seguito gli accumuli di pioggia (o neve fusa) nelle ultime 24 ore in alcune stazioni della rete meteorologica nazionale: Palermo Punta Raisi 56 mm (in 12 ore), Olbia 49, Trevico 44, Bonifati 38, Monte Sant’Angelo 27, Monte Scuro 24, Ancona 23, Frontone 21, Pescara 20, Napoli e Messina 19, Campobasso 18, Pratica di Mare 17, Ponza, Alghero e Roma Fiumicino 16.
Le temperature. Si è detto che non è in atto alcuna ondata di grande gelo, ma nella notte trascorsa diverse sono state le gelate in Pianura Padana, tra cui segnaliamo i -3.2°C di Torino Caselle, i -3.4°C di Piacenza e i -2.3°C di Milano Linate, e in montagna segnaliamo i -14.8°C di Dobbiaco (nel marzo 2005 raggiunse -23°C!).
Siamo dunque al cospetto di un’ondata di maltempo coi fiocchi (in tutti i sensi), i cui effetti sono esaltati dal lungo periodo di tempo statico e mite comandato dall’alta pressione da cui proveniamo. Un break perturbato che rimpingua le scorte idriche di molte regioni italiane.