Le temperature satellitari continuano a mostrare la netta tendenza al raffreddamento delle temperature globali terrestri.
Lo scorso mese di Marzo ha mostrato, infatti, uno scarto di -0,13°C, dopo che i precedenti tre mesi si erano conclusi con degli scarti, rispettivi, di -0,06°C, -0,18°C, e -0,05°C (la norma è quella complessiva 1979-2007).
Bisogna dire che gli effetti raffreddanti della potente Nina si sono fatti sentire, in questo “raffreddamento globale”, in quanto gli Oceani si sono raffreddati di -0,37°C, mentre la terraferma mostra uno scarto positivo di +0,27°C.
Da segnalare anche la oramai consueta distinzione tra i due emisferi: quello Nord, dove prevalgono le terre emerse, surriscaldate anche dall’industrializzazione e dalla presenza umana, mostra uno scarto positivo di +0,08°C, mentre l’Emisfero Meridionale, dove prevalgono comunque gli Oceani, si è raffreddato di -0,34°C.
Un’altra ulteriore distinzione va fatta tra i due Poli, con il Polo Nord, che si è riscaldato di +0,60°C, mentre quello Sud è stato quasi in media, con uno scarto termico di -0,03°C.
Se il Polo Nord è stato più caldo del normale, invece i Tropici si sono raffreddati, anche notevolmente, con uno scarto termico di -0,62°C, ed anche qui l’effetto della Nina appare evidente.
Per ritrovare una serie di quattro mesi consecutivi sotto la norma termica, a livello globale, bisogna tornare indietro ad altri anni caratterizzati da una forte Nina, cioè a quelli di inizio anni Duemila.
Tra il Marzo del 1999 ed il Gennaio del 2001, abbiamo infatti avuto una serie di ben 22 mesi consecutivi caratterizzati da temperature globali al di sotto della norma 1979 – 2007, seppur di poche frazioni centesimali.
Il mese più freddo fu il Gennaio 2000, con uno scarto termico di -0,31°C.
A partire dal 2001, le temperature terrestri si sono nettamente scaldate, fino ad arrivare al nuovo presente raffreddamento.