Il Kashmir indiano ha subito forti nevicate in questi ultimi giorni. Venerdì 8 febbraio è stato il quinto giorno consecutivo di intense precipitazioni nevose. Sono caduti tra 2 e 2,5 metri di neve nel distretto di Kajigund Anantnag, presso il distretto di Srinagar.
Molti i villaggi sepolti dalla neve, una trentina le vittime nel distretto Kajigund Anantnag, uccise quasi tutte dalle valanghe. Le operazioni di soccorso sono molto difficili per le pessime condizioni climatiche, che hanno reso ulteriormente più difficili le comunicazioni in zone già povere di infrastrutture. Le autorità hanno lanciato un’allerta, invitando le popolazioni che vivono nelle aree più a rischio di caduta valanga a spostarsi in zone più sicure.
Tutti i voli in partenza e arrivo all’aeroporto di Srinagar venerdì sono stati annullati. Nel capoluogo del Kashmir, situato a 1587 metri sul livello del mare, dalle 18 GMT di domenica 3 alla stessa ora di venerdì 8 si è avuta una precipitazione complessiva di 172 mm, dei quali 115 nelle ultime 48 ore, quasi interamente in forma nevosa.
Dopo molti giorni di forti nevicate, sabato è spuntato il sole nella valle del Kashmir, portando finalmente un po’ di sollievo alle popolazioni. Il rischio di valanghe resta comunque alto. In molte delle aree colpite dal maltempo è stata ripristinata l’erogazione della corrente elettrica e tutte le strade principali sono state riaperte al traffico.
Centinaia di persone, bloccate da cinque giorni lungo la strada di grande comunicazione “Jammu-Srinagar National Highway”, che collega la valle del Kashmir con il resto dell’India, sabato mattina sono state soccorse e trasportate a Jammu dagli aerei dell’esercito indiano, che è presente in forze nell’area, oggetto di un lungo contenzioso con il Pakistan.
Nei prossimi giorni il tempo dovrebbe rimanere buono, ma il cielo sereno nelle ore notturne favorirà il raffreddamento e quindi la formazione di ghiaccio.
La tragedia più pesante, in termini di perdite umane, nel villaggio di Path Hallan, 110 km a sud di Srinagar, dove venerdì sei persone, appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono state sepolte dalla neve dopo che una valanga ha seppellito la loro casa.
Nella regione montuosa del Ladakh, migliaia di pecore che producono la famosa lana Pashmina rischiano di morire di fame, dopo che i loro pascoli invernali, presso il confine con la Cina, sono stati abbondantemente coperti dalla neve.