Dopo una discesa attorno ai -70 °C, valori normali per il periodo sul Plateau Antartico, le temperature sono tornate verso l’alto, in qualche caso con spunti quasi clamorosi. Il lungo inverno del polo australe, che da un punto di vista climatologico prende avvio ad aprile, quest’anno è caratterizzato da una certa inerzia. Le minime stagionali, toccate una settimana fa, compongono il quadro seguente (tra parentesi, il giorno di registrazione; l’asterisco accanto al nome indica che si tratta d’un dato sinottico):
Dome Argus -71,9 °C (23 aprile)
Concordia * -71,4 °C (19 aprile)
Vostok -70,6 °C (20 aprile)
Dome C II -70,4 °C (19 aprile)
Amundsen-Scott -69,6 °C (21 aprile)
L’inversione di tendenza è stata particolarmente accentuata al Polo Sud geografico, specie il 25 e 26 aprile, quando la massima ha toccato, in entrambi i giorni, i -33,5 °C che, nel primo caso, hanno rappresentato anche il record giornaliero, superando i -39,0 °C del 25 aprile 1978. Per quanto riguarda l’andamento medio mensile, il dato non dovrebbe discostarsi molto da quello di marzo (-53,3 °C nel 2008), che pure, sotto il profilo stagionale, rappresenta la fase di transizione verso l’inverno. Non è tuttavia infrequente che, ad Amundsen-Scott, l’esordio del semestre freddo avvenga seguendo tale dinamica. Clamoroso fu il caso del 1978, quando a una media di -54,5 °C a marzo, seguì un aprile a -50,4 °C; in precedenza, tuttavia, si erano già archiviati eventi analoghi nel 1960, 1969 e 1971; dopo il 1978, capitò ancora nel 1992, 1996, 2003 e 2006.
Al di sotto della normale climatica di aprile (1958-2007: -64,7 °C) si porrà, quasi sicuramente, anche la base russa Vostok dove, nel periodo 1-27 aprile, la media ha fatto registrare -63,2 °C.