In quasi perfetta sincronia con le medie climatiche di riferimento, il 27 febbraio alla base americana Amundsen-Scott la temperatura ha infranto la soglia dei -50 °C, toccando una minima di -50,4 °C. Prendendo a riferimento l’andamento meteo 1958-2002, al Polo Sud geografico la media delle temperature minime tocca i -49,8 °C proprio il 27 febbraio. Quanto alla media mensile, alle 1200 UTC del 28 febbraio si poneva a -41,0 °C: lievemente più bassa della normale, fissata a -40,7 °C.
Per ciò che invece riguarda i valori assoluti di febbraio, questo il quadro delle basi e delle stazioni automatiche (AWS) ubicate sul Plateau Antartico (tra parentesi il giorno di registrazione):
Vostok -59,0 °C (24)
Concordia -58,3 °C (25)
Dome C II -56,4 °C (21 e 24; dati incompleti)
Dome Argus -57,5 °C (14)
Marzo, il mese dell’equinozio che introduce all’inverno antartico, ha un andamento simile a febbraio. Questa la sintesi settimanale della tendenza termica al Polo Sud:
1-7 marzo -50,1 °C
8-14 marzo -52,9 °C
15-21 marzo -54,4 °C
22-28 marzo -57,4 °C
La media di marzo, al Polo Sud, si pone a -54,1 °C con una discesa di 13,4 °C rispetto a febbraio. È tuttavia a Vostok che si realizza il più intenso raffreddamento, come mostra il raffronto fra le medie pluriennali:
febbraio -44,3 °C
marzo -58,0 °C
Per quanto riguarda gli estremi, alla base Amundsen-Scott il 25 marzo 1983 si toccarono i -71,0 °C ma valori inferiori ai -70 °C non sono infrequenti nelle aree più elevate del Plateau Antartico: a Dome Fuji, per fare un solo esempio, il 31 marzo 2005 i sensori segnarono -70,9 °C e il 31 marzo 2006 rilevarono -70,4 °C.