È di Dome Argus (tecnicamente Davis Lgb 46), la stazione automatica impiantata dall’Australian Antarctic Division ai 4.084 metri di quota nel luogo più elevato del Plateau Antartico, il record del freddo di questo inverno 2007 che, dopo mesi di anomalie positive, è tornato su valori consoni al periodo. I sensori dell’AWS, il 3 settembre, hanno fatto segnare una temperatura minima di -81,4 °C che ha superato, in discesa, il -80,8 °C rilevato alla base russa Vostok il 2 settembre. Da notare che il valore di Dome Argus (o Dome A) è vicino al record della stazione di -82,5 °C registrato il 27 luglio 2005.
Anche a Concordia i valori sono scesi, stabilendo un nuovo primato per la base italo francese, resa operativa sul tavolato di Dome C, a 3.233 metri di quota, nel 2005: con -80,8 °C segnato il 4 settembre si è ritoccato il fresco limite di -80,3 °C del giorno 2. Per quanto riguarda quest’ultimo dato, Maurizio Busetto, che a Concordia si occupa di meteorologia e fisica dell’atmosfera, ha comunicato che è stato registrato fra le 1319 e le 1418 UTC, sanzionandone l’ufficialità. Alla stazione automatica americana di Dome C II invece, posta a poche decine di chilometri da Concordia, il valore più basso del 3 settembre è stato di -79,9 °C (2110 UTC).
A Vostok, sempre il 3 settembre, la minima si è fermata a -79,8 °C mentre alla base americana Amundsen-Scott la temperatura è risalita oltre i -70 °C; nella regione del Polo Sud, tuttavia, i valori restano tendenzialmente bassi, poiché a Nico (posta a 89° lat. S) il 3 settembre si sono raggiunti i -74,4 °C (1720 UTC).