Il velocissimo calo termometrico che ha investito l’intera Europa in questi ultimi giorni ha dato una vera e propria mazzata alla torrida estate. A pensare che la settimana scorsa si boccheggiava in cerca di una zona d’ombra come tenue refrigerio … questo dimostra l’affascinante evoluzione meteorologica … sì, però adesso serve il maglioncino!
In Europa
Oggi il satellite mostra nuovamente la residua spinta delle correnti settentrionali del nord Europa. Come anticipato ieri, il flusso principale artico sta giungendo a termine a causa dell’allargamento orizzontale dell’alta pressione sovrastante le nazioni nord-europee.
Il vortice freddo, è ormai privo della sua originaria alimentazione, è andato in cutt-off, sta perdendo la sua restante energia e si mantiene in posizione stazionaria. Questa situazione influenza, in ogni modo, le condizioni meteo europee con risvolti freddi e bagnati su alcune delle nostre regioni, soprattutto sul versante medio-adriatico.
La vasta occlusione sovrastante i monti Tatra ripercuote estese precipitazioni sull’Austria e sull’Adriatico. Si può notare anche una coltre di nubi meno dense che ricopre tutta l’area dei Paesi Bassi implicando piogge di minore intensità.
In Italia
Ieri si è assistito ad una ristabilizzazione meteorologica nelle regioni nord-occidentali e quelle del medio-alto tirreno, questo grazie al riparo offerto dalle catene montuose rispetto alla fredda circolazione settentrionale presente. La catena alpina è una vera e propria barriera in cui si creano notevoli differenze termiche tra l’aria che parte e quella che arriva sul versante opposto.
Questo è il motivo che ha permesso alla Pianura Padana di essere invasa dal Foehn. Questo è un vento mite, tiepido e molto secco. La sua azione comporta grande trasparenza dell’aria, cielo limpidissimo e sereno ed umidità relativa molto bassa. Tutte condizioni che favoriscono una grande evaporazione ed anche una forte ionizzazione negativa dell’aria con notevole potenziale elettrico, che spiega le piccole scariche di energia elettrostatica a livello cutaneo, soprattutto quando si indossano indumenti in materiale sintetico.
Molto diversa è la situazione sul lato orientale della Penisola. Il versante adriatico è direttamente esposto alle correnti settentrionali fredde ed instabili sopraccitate alimentate da un piccolo vortice ciclonico collocato sulla vicina ex Jugoslavia.
A sud, invece, si evidenzia un cielo poco nuvoloso occupato sporadicamente da annuvolamenti medio-alti stratiformi.