Abbondanti precipitazioni sull’Europa centrale tra giovedì 6 e venerdì 7 dicembre. A Grosser Arber (m 1446), in Germania, si è registrata una precipitazione di 105 mm in 24 ore, tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 60 dei quali in sole 6 ore (tra le 18 e le 24 di giovedì). Malgrado la quota, la precipitazione è stata quasi tutta in forma di pioggia, con infatti spessore del manto nevoso sceso da 137 a 117 cm. Altre precipitazioni consistenti da segnalare nelle stesse ore in Germania: Brocken 56 mm, Braunlage 51, Feldberg 50, Freudenstadt 49, Neuhaus 45. Segnaliamo anche i 37 mm al Saentis (m 2500), in Svizzera, con manto nevoso cresciuto fino a 245 cm.
Da segnalare anche i forti venti, tra occidentali e sudoccidentali, che sempre venerdì hanno spazzato l’Europa centrale, raggiungendo velocità davvero notevole sui rilievi. Al Saentis le raffiche hanno raggiunto i 143 km/h, al Brocken i 140 km/h (vento sostenuto fino a 101 km/h in questa stazione a 1142 m), al Feldberg e alla Zugspitze i 137 km/h, a Hohenpeissenberg i 126 km/h (stazioni queste ultime tutte tedesche). Da registrare anche raffiche fino a 114 km/h a Lysa Hora (Repubblica Ceca), Chasseral (Svizzera), Fichtelberg (Germania).
Piogge intense questa settimana su parte delle Filippine, in particolare sull’isola Samar e sulla parte sud di Luzon. Citiamo i 226 mm caduti in 48 ore, tra mercoledì mattina e venerdì mattina, a Daet, Luzon.
L’Indonesia occidentale ha ricevuto piogge molto intense questa settimana. Già abbiamo scritto delle piogge alluvionali che a inizio settimana hanno colpito la capitale Jakarta. Segnaliamo anche che, tra martedì mattina e venerdì sera, ora locale, 297 mm sono stati registrati a Tanjungpinang, sulla piccola isola Bintan.
Il ciclone tropicale Daman ha investito parte delle isole Figi venerdì e nelle prime ore di sabato, ora locale. Venerdì sera, ora locale, si registrava una velocità del vento fino a 193 km/h, intorno a un occhio situato 155 miglia a nord-nordest si Suva, sull’isola Viti Levu. La tempesta si muoveva verso est a 13 km/h. Il “cuore” della tempesta era ancora nell’Oceano Pacifico Meridionale, ma venti molto forti e piogge torrenziali investivano l’isola di Vanua Levu, specie la sua parte nordorientale.
Daman è transitato presso la punta nordorientale di Vanua Levu e le più piccole isola Lau, per poi dirigersi verso sud, iniziando a indebolirsi. Alle 6 GMT di sabato, Daman era centrato a 16,9°S 178,5°W, declassato a “tropical storm”, con vento sostenuto fino a 110 km/h. La tempesta si spostava ancora verso sud, indebolendosi ulteriormente. La traiettoria seguita ha risparmiato le principali tra le isole Figi, in particolare Viti Levu, dove si trova anche la capitale Suva. La tempesta dovrebbe risparmiare anche le isole Tonga, transitando a ovest delle stesse, pur portandovi piogge piuttosto intense.
Nelle Figi, caduti 60 mm tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì a Nambouwalu, mentre nelle successive 24 ore la più meridionale stazione di Vunisea ha registrato 66 mm.
Forti venti hanno investito la stazione di ricerche di Mawson, sulla costa dell’Antartide orientale, tra venerdì e le prime ore di sabato, ora locale. Al culmine della tempesta, sono stati registrati venti sostenuti fino a 138 km/h, con raffiche fino a 167 km/h.