L’elemento saliente a breve termine.
Confermiamo l’ingresso invernale che a breve coinvolgerà tutte le nostre regioni. L’area ciclonica artica posizionatasi sull’Europa centro orientale andrà portandosi verso il Mediterraneo, ove si scaverà un minimo di pressione che andrà a richiamare l’aria fredda da nordest. Avremo instabilità al centro sud, con neve anche a quote basse, mentre al nord dovrebbe prevalere il bel tempo.
L’elemento saliente a medio termine.
Bene, lo step successivo potrebbe portare un nuovo peggioramento verso la nostra Penisola, opera di ondulazione ciclonica stavolta in direzione dell’Europa occidentale. Con scorrimento su lato orientale dell’alta pressione delle Azzorre, un nucleo di aria fredda dalla Scandinavia andrebbe a posizionarsi su Francia e Spagna, per poi, probabilmente, traslare in direzione del Mediterraneo. Dapprima il richiamo mite meridionale, con delle piogge al nord e alto Tirreno, in seguito ingresso freddo Nord occidentale e peggioramento in estensione alle restanti regioni.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il lunghissimo termine sembra disporre configurazione bariche non dissimili da quanto osservabile in questa ultima settimana.
Il trend a lungo termine:
L’alta pressione delle Azzorre, tra Oceano ed settori occidentali del continente, potrebbe permanere in parziale estensione meridiana, pilotando masse d’aria fredda tra Europa orientale e centrale, con risvolti italici tutti da valutare.
Elementi di incertezza:
Scenari barici di simile portata vanno valutati con attenzione nel corso dei vari aggiornamenti. Abbiamo oramai appurata la tendenza ciclonica polare in sede Scandinava, mentre pare non assumere importanza su locazione islandese.
A tal punto restano da osservare le possibili mosse “azzorriane”, anche se la strada maestra pare voler essere quella della Groenlandia e dell’Islanda. A tal proposito potremmo menzionare i vari indici teleconnettivi, ma tuttavia lasciamo l’analisi ai nostri colleghi.
Fattori di normalità climatica:
Osservando la media dei vari runs previsionali balza all’occhio una certa difficoltà al rientro in normalità termica. La tendenza è quella ad avere temperature al di sotto della norma almeno fino alla fine del mese.
Ad onor del vero va detto che si dovrebbe comunque assistere ad una progressiva risalita, probabilmente imputabile all’azione delle correnti settentrionali, non così freddo come quelle artiche attese prossimamente.
Focus: evoluzione sino al 25 novembre 2007
Il primo step previsionale, inevitabilmente, è quello che prende in considerazione la settimana in essere. Avremo difatti un ingresso invernale degno di nota, una configurazione bariche che farebbe invidia persino alla maturità invernale. Aria fredda artica, divenuta continentale, si porterà sull’Italia richiamata da un minimo di pressione in formazione tra Sardegna e Tirreno centrale. Avremo così tempo instabile su centro sud e Isole, con neve anche a quote collinari. Al nord farà sì freddo ma vi sarà prevalenza di sole.
A seguire potrebbe concretizzarsi quella fase piovosa che analizzammo nel corso dei precedenti editoriali, causa l’estensione ciclonica scandinava in direzione dell’Europa occidentale. In tal modo le precipitazioni potrebbe investire anche le regioni settentrionali. depressione iberica che potrebbe poi traslare verso il Mediterraneo centrale, proponendo un diffuso peggioramento, sotto fredde correnti settentrionali, su tutto lo stivale.
Evoluzione sino al 30 novembre 2007
Conclusione mensile che pare poter scorrere all’insegna del tempo mediamente instabile e più freddo della media, causa la reiterata tendenza meridiana dell’alta pressione oceanica.
In conclusione.
L’ultimo passo, quello che ci condurrà verso dicembre, andrà chiaramente valutato nel corso dei prossimi aggiornamenti, tuttavia paiono esserci numerosi indizi che conducono verso un ingresso invernale in grande stile.