L’elemento saliente a breve termine.
Si conferma la possente fase fredda che ci terrà compagnia fin verso la metà della prossima settimana. Il transito di un nucleo gelido artico-continentale porterà un sensibile calo termico e nevicate anche a quote pianeggianti. Prima su Adriatico ed al sud, poi, anche se debolmente, al nord e settori tirrenici.
L’elemento saliente a medio termine.
Successivamente si dovrebbe avere un miglioramento ad opera dell’anticiclone continentale in fase di estensione verso Balcani ed Europa orientale, le temperature si porteranno gradualmente verso le medie stagionali. Permarrà in sede iberica una blanda area ciclonica, che potrebbe avvalersi di un deciso rinvigorimento ad opera di saaccatura atlantica in progressivo ingresso mediterraneo. Il periodo sarebbe quello delle festività natalizie.
L’elemento saliente a lungo termine.
V’è da sottolineare che dovrebbe permanere comunque un nucleo anticiclonico tra Europa centrale e penisola scandinava, mentre aria gelida fluirebbe sulla Russia europea ove non si esclude la formazione di un nucleo anticiclonico di matrice termica.
Il trend a lungo termine:
Tale evoluzione, coadiuvata da un nuovo indebolimento polare a fine mese, potrebbe deporre a favore di un’impennata anticiclonica oceanica verso nord. Il che, tradotto in termini prettamente barici, potrebbe determinare una forte avvezione di aria gelida continentale verso i settori orientali del continente. Situazione da monitorare con attenzione per i risvolti che potrebbero aversi sul Mediterraneo.
Elementi di incertezza:
Ribadiamo il concetto di incertezza legato all’azione ciclonica polare in sede canadese. Pare appurata una ripresa nel medio periodo, che andrebbe a confermare il peggioramento nord atlantico natalizio.
Resta da valutare l’andamento nel lungo periodo, seguendo la logica troposferica potremmo ritenere probabile quell’indebolimento che abbiamo menzionato poco sopra. Avremo comunque modo e tempo per tornarci.
Fattori di normalità climatica:
Il calo termico attualmente in atto porterà le temperature ben al di sotto delle medie stagionali, in alcuni casi anche di 10 gradi.
Il diagramma termico, osservandone la media, mostra una lenta risalita verso la media in concomitanza del Natale. A seguire, potrebbe aversi un nuovo calo per altra fase fredda. Tutta da confermare.
Focus: evoluzione sino al 27 dicembre 2007
Il medio breve termine è quello che ad oggi assume la maggiore importanza per il freddo che andremo a vivere. L’aria che giungerà sarà gelida, a tutte le quote. Si potranno avere delle nevicate su molte regioni dello stivale. Dapprima su Adriatico, poi al nord e sul Tirreno. Neve a quote estremamente basse, localmente su coste e pianure. Tuttavia v’è da dire che i fenomeni dovrebbero rivelarsi deboli sui settori di ponente.
Seguirebbe una fase di lento miglioramento, opera dell’espansione anticiclonica continentale su Europa orientale e bacino del Mediterraneo. Qualche isolato disturbo permarrebbe sulle isole, causa area ciclonica iberica. Depressione che potrebbe rinvigorirsi sotto Natale per ingresso di saccatura atlantica che andrebbe poi ad interessare anche le nostre regioni.
Evoluzione sino al 01 gennaio 2008
La conclusione mensile e l’inizio del nuovo anno potrebbe invece proporre una nuova fase fredda ad opera di ingresso circolatorio continentale. Ma rammentiamo il concetto di estrema incertezza che regna qualora si analizzino archi temporali così vasti. Necessitano pertanto nuovi aggiornamenti.
In conclusione.
L’editoriale odierno conferma in toto quello precedente. Sia nelle modalità che nei tempi. Sussistono, è vero, ancora degli elementi di incertezza. Ma riteniamo che la strada maestra sia stata oramai tracciata.